L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha fatto il punto sulla giornata di B. Ecco quanto si legge:
“Archiviato il mercato e le paure per l’incidente a Scavone, il campionato è ricominciato riproponendo nuovi temi e vecchi quesiti. Ma dando anche risposte chiare. Intanto veder sorridere in ospedale il calciatore del Lecce accanto a Beretta, la mattina dopo la notte del grande spavento del Via del Mare, è un’immagine bella che sottolinea più di tante altre che il calcio è amicizia prima ancora che competizione e che la sicurezza di un solo protagonista è quella di tutti. E hanno fatto bene Lecce e Ascoli a sospendere l’anticipo, perché non sempre è vero che lo spettacolo deve continuare. Partendo dalla consapevolezza che il calcio è di tutti, non s’è fermato, invece, il Consiglio Federale che ha messo la parola fine alle diatribe sui format e stabilito regole inderogabili che – si confida – eviteranno i rischi di nuove derive giudiziarie che hanno occupato la scorsa estate. L’appello del presidente federale Gravina a ragionare assieme nel interesse dell’intero movimento ha avuto gli effetti giusti e anche la battaglia sui ripese gi di Balata ha posto altri paletti e regalato qualche soddisfazione a chi si è opposto alle famose “ricorrenti”, in certi casi non proprio memori del passato. D’altra parte non è un diritto universale restare tra i professionisti se non ne esistono le condizioni. Per dire basta ai fallimenti a raffica delle ultime annate occorreva iniziare da regole chiare. Basterà far rispettare quelle che ci sono. Non chiedono altro i tifosi. Soprattutto quelli che hanno visto eclissarsi in dolorosi fallimenti le proprie squadre. Già, i tifosi. Come quelli che hanno ricordato ai calciatori frastornati del Palermo che la maglia è una cosa seria. Anzi una fede e non c’è travaglio che tenga o che la possa macchiare. Nemmeno quello che sta vedendo Stellone combattere eroicamente (gli era gia successo a Bari) mentre il club siciliano prova a mettere la parola fine al tramonto dell’era Zamparini con una nuova proprietà inglese che stenta ad affermarsi tra dubbi e misteri. Niente che possa giustificare omissioni in campo. La gara con il Foggia dopo le sconfitte contro Salernitana e Cremonese è, in questo senso, davvero una cartina di tornasole per Rispoli e compagni. Anche perché la promozione per i siciliani non è solo una question di orgoglio e d’onore. Di orgoglio se n’è visto tanto ieri a Cosenza dove il sorprendente Cittadella candidato ai play off ha dovuto piegarsi dinanzi alla voglia di salvarsi di Braglia. […]”.