Corriere dello Sport: “Gudmundsson e Jagiello, Palermo si piega alla fine”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara persa ieri dal Palermo contro il Genoa.

La Grande Bellezza del Palermo non prende forma nella notte del Ferraris, potevano essere dieci risultati utili consecutivi. La corsa senza sconfitte iniziata a fine novembre si ferma al cospetto di un Genoa, che si prende la vittoria con pazienza e concretezza e allunga sui siciliani. Finisce 2-0, ma lo stop in Liguria non deve stravolgere le certezze della squadra di Corini, perché il collettivo rosanero può fare benissimo nella corsa verso la A.

Si interrompe la striscia da sogno di Pigliacelli e soci che partono lenti, poi accelerano ma nei momenti giusti non riescono a scrivere la storia del match. E pagano l’errore di Soleri nella ripresa nell’azione più pericolosa della sfida. Sono 20’ di lotta col Genoa che però ha il merito di trovare il codice di accesso giusto nella difesa avversaria al 17’ quando Gudmundsson innesca Sabelli nell’area del Palermo, il suo tiro-assist viene allontanato da Sala sulla linea di porta. Al 25’, l’islandese vince il rimpallo con Marconi al limite dell’area e tira fuori dal cilindro un colpo di biliardo che fulmina Pigliacelli. Il Palermo dimostra personalità, la reazione è istantanea. E dalle corsie laterali fabbricano cross a ripetizione senza fare male a Martinez. Ma il brivido principale arriva al 31’ dopo un’incursione di Verre che calcia da buona posizione, respinge col corpo Sabelli ma i giocatori del Palermo protestano per un fallo di mano del difensore del Genoa. Ripartono le danze e potrebbe esserci la svolta del ko, da un rimpallo si accende Coda che tocca per il solito Gudmundsson: la sua stoccata è una sentenza ma arriva il Var a spegnere la festa. Il Palermo riesce a ripartire e potrebbe pareggiare al 32’ quando Soleri si trova davanti a Martinez ma il portiere del Genoa riesce a respingere con bravura col corpo. Poi, i siciliani non riescono a mantenere la giusta aggressività, piange il Grifone quando ancora Gudmundsson colpisce l’incrocio dei pali ma poi sorride e alza le braccia al cielo al 96’ e dintorni. Cross dalla destra di Puscas, il nuovo entrato Jagiello è puntuale all’appuntamento e batte Pigliacelli di potenza. Così la notte del Ferraris si regala fuochi d’artificio rigorosamente rossoblu