“Rendimento esterno positivo e formazione finalmente stabile. Le premesse per andare forte anche contro il Palermo nel Foggia ci sono tutte. Ma se la media fuori casa da play off non è una novità (1,4 punti a match, 17 punti in 12 gare), il fatto nuovo è nella immutabilità dell’undici titolare. Contro l’Avellino, Stroppa ha scelto gli stessi effettivi schierati a Chiavari ed è stata la prima volta quest’anno. Una sorta di controrivoluzione rispetto a quanto si era finora visto nel girone d’andata. L’assetto non era ancora definito (si era partiti con il 4-3-3), anche nei reparti non erano chiari compiti e gerarchie. Bisognava fare esperimenti. Fatto sta che i continui cambi di formazione sono durati fino all’ultima d’andata, colpa dei tanti infortuni e dell’incostanza nei risultati. Poi contro lo Spezia (8 dicembre) c’è stato anche il varo del nuovo modulo: dallo storico 4-3-3 al più duttile 3-5-2. Sette giorni fa invece c’è stato il fattore inatteso: la conferma del blocco che ha superato l’Entella. Lo stesso che potremmo rivedere lunedì sera in campo anche al “Barbera”. Sarebbe la terza volta consecutiva. O se vogliamo la quarta, considerando che Zambelli e Agazzi – in campo contro il Pescara – sono usciti per infortunio nelle due gare successive. I cambi contro e Entella e Avellino (Gerbo per Zambelli, Deli per Agazzi) hanno però funzionato. Gerbo è stato il migliore in campo. Così ora Zambelli, guarito dall’infortunio e dunque riconvocabile per la sfida contro i rosanero (Agazzi sarà ancora fuori), difficilmente ritroverà il posto in squadra. Quel ruolo di esterno destro che Stroppa gli aveva assegnato con assoluta convinzione dopo l’arrivo dell’ex empolese a gennaio. Non c’è dubbio che gli 8 nuovi innesti abbiano affidato al tecnico molte varianti tecniche in più, ma è proprio ora che si sta consolidando il blocco che il Foggia ha rincorso per tutto il girone d’andata. E l’effetto dei nuovi acquisti si è fatto subito sentire anche sui “vecchi” che hanno ripreso a lottare con più grinta. Un esempio in tal senso è Guarna. A fine mercato anche il ds Nember si è dovuto arrendere: un portiere l’ha preso (il 23enne Noppert), ma dovrà ambientarsi e ci vorrà tempo per vederlo giocare. Il Foggia ha pensato così di non mettere pressione a Guarna che sin dalla prima partita in cui è stato rimesso in pista dopo l’infortunio (Foggia-Pescara), ha lanciato chiari messaggi di non avere alcuna voglia di farsi da parte. Così, accantonati l’ex milanista Rafael e il cosentino Perina, il Foggia ha deciso di tenerselo stretto. E Guarna ora detta la sua tabella per salvarsi: «Ci vorranno 47-48 punti, ma se ne facciamo 50 saremo più sicuri»”. A riportarlo è stata l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.