CALCIO EUROPEO

Corriere dello Sport: “Guardiola dice sì, la sentenza City non lo spaventa”

Manca soltanto l’annuncio ufficiale, ma ormai è cosa fatta: Pep Guardiola ha rinnovato con il Manchester City per un altro anno, estendendo il suo contratto fino al 2026, con opzione per il 2027. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, in edicola oggi, l’accordo non prevede clausole liberatorie in caso di retrocessione o mega-multa, ipotesi non del tutto infondate considerati i 115 capi d’imputazione pendenti sul club. Le accuse, che vanno dal falso in bilancio ai pagamenti in nero, sono state fermamente negate dal City, ma sarà il comitato indipendente della Premier League a pronunciarsi a breve.

LA FIRMA AD ABU DHABI
L’accordo è stato siglato nei giorni scorsi, durante un blitz dello stesso Guardiola ad Abu Dhabi, dove ha incontrato Khaldoon Al Mubarak, presidente del Manchester City e amministratore delegato del mega-fondo Mubadala, proprietario del club. Il rinnovo rappresenta un segnale forte, soprattutto in un momento in cui il futuro della squadra sembra appeso a un filo.

Guardiola, in passato, non aveva nascosto il suo punto di vista sui capi d’accusa: «Ho chiesto al club se fosse vero e mi hanno assicurato che sono innocenti… io gli credo e ho fiducia in loro. Se poi risultasse che mi hanno mentito, non starò più con loro».

SEGNALE DI FIDUCIA O QUESTIONE D’AMORE?
Come interpretare questo rinnovo? Molti avevano bollato questa stagione come la fine di un ciclo. Tra il processo in arrivo, l’annuncio dell’addio del direttore sportivo Txiki Begiristain (storico alleato di Guardiola) e un mercato estivo sottotono, l’addio del tecnico catalano, dopo nove stagioni coronate da successi straordinari, sembrava inevitabile.

Invece, il prolungamento di contratto rappresenta una netta inversione di tendenza, dando nuova linfa al club. Secondo il Corriere dello Sport, l’accordo potrebbe essere anche un segnale di fiducia da parte della proprietà di Abu Dhabi nella propria innocenza. Gli stessi ambienti vicini al City parlano di un possibile ritocco contrattuale per Erling Haaland, legato al club fino al 2027.

Tuttavia, non tutti sono altrettanto ottimisti. Il Corriere dello Sport ricorda come, nel 2020, il City fosse già stato giudicato colpevole dall’UEFA per due casi legati alle sponsorizzazioni con Etisalat ed Etihad, ricevendo una squalifica per due stagioni. La sentenza fu poi ribaltata dal CAS, che multò comunque il club per aver ostacolato le indagini. A differenza di quel caso, però, nella Premier League non esiste la decorrenza dei termini, e i capi d’accusa sono oltre cento, includendo questioni come i diritti d’immagine di Yaya Touré e il contratto di Mancini con Al Jazira.

IL RISCHIO DI UNA RETROCESSIONE
Se venissero provate le accuse, il Manchester City rischierebbe la retrocessione e una mega-multa, oltre a una serie di azioni legali da parte di club rivali (Liverpool, Manchester United, Arsenal e Tottenham hanno già fatto sapere che chiederanno i danni in caso di colpevolezza).

Il rinnovo di Guardiola, quindi, è un atto di fiducia, ma anche un salto nel buio. Più che una dimostrazione di certezza sull’esito del processo, potrebbe essere una questione di amore verso un progetto che il tecnico catalano ha costruito e plasmato negli anni. Perché, al momento, nessuno può prevedere con certezza come andrà a finire.

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Redazione Ilovepalermocalcio