Il primo Palermo di Stellone ha subito la rimonta del Bari che al momento del gol si trovata in 10 uomini, ma si può parlare di un Palermo che ha lottato e provato a vincere la gara. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport”:
“Una notte di battaglia, emozioni finali, i due gol in fotocopia negli ultimi 10’ e il Bari in inferiorità numerica che acciuffa un pari insperato concludendo addirittura in 9 (rosso diretto a Henderson) resistendo a un Palermo avvilito per avere subito l’ennesima rimonta. Stellone rivitalizza almeno l’animo dei rosanero portandoli a giocare in maniera diversa. Il Bari resta 3 punti dietro.
LE NOVITÀ DI STELLONE. Il Bari manovra con più raziocinio, il Palermo abbandona il possesso spesso sterile per proporsi in modo veemente anche se confusionario. Meno geometrie, lanci che saltano il centrocampo e lotta sulle seconde palle, con un La Gumina determinatissimo. Il 4-4-1-1 diventa spesso 4-2-3-1. Sul piano agonistico la risposta c’è il Bari soffre il pressing, perde molti contrasti in mezzo al campo, cerca con Balkovec di colpire il lato debole rosanero.
FUOCHI D’ARTIFICIO. La partita scorre verso il pari quando Stellone mette Moreo per accentuare la ricerca del gioco aereo. E dopo un gol fallito di testa, al 35’ su lancio di Rajkovic l’ex veneziano sovrasta Balkovec (distratta tutta la difesa barese) e smarca La Gumina davanti la porta. Il sesto gol del “picciotto” infiamma il Barbera al record stagionale di presenze (18.600 spettatori, straordinario colpo d’occhio) e quando ancora Nino fa espellere Marrone per doppio giallo per il Palermo sembra fatta. Ma Stellone ha perso Struna in difesa (ennesimo ko muscolare) e le parti si invertono a favore del Bari. Cross di Galano, Floro Flores ha la meglio su Rispoli e per Nenè è un gioco da ragazzi firmare il pari”.