“Davvero non sarà una partita come tutte le altre. La prima trasferta del Palermo di Tedino, la sfida a vecchi amici come Boscaglia, ex allenatore del Trapani, e Sagramola, manager dei recenti anni d’oro rosanero (che non sarà presente causa matrimonio del figlio), il derby fra presidenti… particolari come Zamparini e Cellino e, naturalmente, lo schieramento di un vero e proprio “Palermo 2”, in cui la lista degli indisponibili (13 giocatori fuori, fra infortuni e convocazioni nelle nazionali anche se Struna è rientrato in sede lasciando la Slovenia per un fastidio all’adduttore) è pari a quella di chi sarà presente. Ingredienti che rendono speciale l’anticipo di Brescia.
INCOGNITE. «Oggi capirò se siamo sulla strada giusta con tutti gli effettivi – afferma Tedino per stimolare i suoi ragazzi – più che mai dovremo interpretare bene il concetto di spirito di squadra. Chiedo un Palermo attento, reattivo come un cane dietro all’osso da lanciare. Ho a disposizione 13 giocatori di movimento, 3 portieri e 2 ragazzi della Primavera, molti non giocano titolari da mesi, ma non voglio nessun alibi. Schiereremo lo stesso buoni giocatori, non presentiamoci con mentalità perdente o con l’idea di una squadra di riserve. Ci sono giocatori che il giovedì sono straordinari e vogliono far vedere il loro valore, poi il sabato hanno gambe morbide». Ma non si può negare che le incognite siano tante: «Murawski e Gnahorè sono molto diversi da Jajalo e Chochev per interpretazione e copertura del centrocampo – analizza Tedino – faranno uno sforzo sul piano mentale per tenere gli equilibri. Sarà un test per verificare le qualità che abbiamo scelto contro un Brescia forte, che ha un gioco che ci infastidisce».
POST MERCATO. La fine del mercato ovviamente rilassa Tedino: «Da allenatore sottolineo gli sforzi della proprietà per trattenere giocatori importanti, il club ha stoppato certe trattative (penso a Rispoli nelle ultime ore di mercato) per varare una squadra che possa essere protagonista verso un’altra categoria». Monachello si è aggregato ieri in ritiro col gruppo (prenderà il numero 27) ma non è fra i convocati e sarà disponibile dal prossimo turno: «Un tassello ulteriore di buona qualità inserito in attacco, è siciliano, darà tutto per vincere in una piazza come Palermo. Siamo pochi a centrocampo? Puntiamo su Fiordilino che ha qualità importanti, Dawidowicz nel Benfica ha fatto anche il vertice basso; fino a gennaio si può tener botta così». E le cessioni dei giovani? Tedino precisa ancora una volta: «Lo Faso è stato disturbato dalle voci sui grandi club, con lui avevo parlato, fosse rimasto sarebbe stato apprezzato e avrebbe avuto il suo spazio, ma doveva allenarsi con intensità e attenzione. Non si può avere tutto o formare una nazionale palermitana, ci sono situazioni che obbligano certe scelte. E comunque La Gumina, Accardi e Fiordilino non sono di Cuneo ma di Palermo. Prendere un vice Coronado è impossibile, troveremo in casa eventuali alternative. E Rajkovic (il difensore serbo fermo da novembre scorso) fra 20 giorni potrebbe essere disponibile»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.