“La matematica non è un’opinione. Ma non può vincere un Europeo. Il concetto di gruppo non può esistere se ci sono divisioni fra titolari e riserve. E per dimostrare il teorema, il ct ha scelto la via forse più difficile, ma sicuramente convincente, che non lascia dubbi. Rischiare un diffidato per trasmettere un messaggio, al gruppo ma soprattutto all’esterno: gioca l’Italia, una sola Italia. E la “carta” che si gioca non è uno qualunque, ma forse il giocatore più in forma in questo momento, ovvero Leonardo Bonucci, pilastro della difesa. Pensate cosa succederebbe se…. Il concetto è chiaro: giusto condividere un’esperienza da protagonista, ma chi gioca deve essere anche messo nelle condizioni di farlo senza rischiare prima di tutto figuracce e poi di minare la «strada maestra, il percorso intrapreso». Dunque, cambi sì ma ragionati, rivoluzione sì, ma senza snaturare ruoli e predisposizioni. Formazione (3-5-2) con diverse certezze, allora. Non tutte, però… CAMBI. «Le scelte vengono fatte e ponderate, la squadra ha bisogno di equilibri e linee di gioco. Vedrete, dimostreremo quanto ci teniamo alla partita altro che inutile». Quella che sembrava una minaccia, diventerà realtà fra qualche ora. In porta giocherà Sirigu (comunque Buffon s’è appena rimesso da qualche giorno di febbre), davanti a lui come detto Bonucci, con Barzagli e Ogbonna ai lati. Il giocatore del West Ham aveva stupito anche allo stage di Coverciano, Conte puntava molto su di lui anche per far ripartire l’azione negli schemi per l’attacco. E’ il messaggio forte del ct: «Non serve creare titolari o riserve, è una situazione che sto annusando e non mi piace. Cercherò una formazione equilibrata, altrimenti rischieremo di avere problemi. E io non voglio rotture di scatole». CERTEZZA. L’altra certezza è in avanti. Pellé e Eder riposeranno, ognuno per motivi diversi avrà modo di ricaricare le batterie in vista degli ottavi di finale contro la Spagna, spazio per Immobile e follia-Zaza, con Insigne pronto ad entrare durante la partita. «E’ uno dei ragazzi che partecipa di più, è una sorpresa positiva. Con lui so di avere una carta in avanti da giocarmi nei momenti importanti della partita». Al centro, Thiago Motta prenderà il posto di De Rossi, al suo fianco Florenzi a destra e Sturaro a sinistra come interni. L’unico dubbio è sugli esterni. BALLOTTAGGI. Un bel terno all’otto. La sensazione: più Bernardeschi che El Shaarawy a destra, il giocatore della Fiorentina «deve creare superiorità nell’uno contro uno, lui ha queste caratteristiche, ha un grande potenziale, deve continuare su questa strada»; più De Sciglio che Darmian a sinistra, perché la prima partita contro il Belgio, per l’esterno del Manchester United, pesa e perché proprio l’ingresso del milanista ha permesso alla Nazionale di trovare la quadra da quella parte. Resta il concetto base: «Mi aspetto una prestazione da squadra, non del singolo, sarebbe contro i nostri principi». AZZURRO E VERDE. La chiamata all’onda cromatica azzurra ha trovato nuova linfa ieri, arricchita da un nuovo capitolo. Tutti con la maglia azzurra, ma non deve essere una questione di moda, di tendenza del momento: «Se si è orgogliosi del proprio Paese, la si mette (metaforicamente, crediamo, nd’i) sempre, non dipende certo dalla partita. Ma se uno non la vuole mettere, il problema non è il mio». A Lilla, invece, a proposito di colori, stanno cercando il verde, quello del campo del Pierre Mauroy, davvero squallido: «Il terreno di gioco non è certo adatto ad un Europeo, non voglio dare alibi ai miei, anche l’Irlanda giocherà sullo stesso campo. Ma certo non è all’altezza di una manifestazione come questa». L’unica cosa che gli interessa che lo sia l’Italia. La sua Italia unica, senza divisioni.” Questo quanto scrive l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.