Corriere dello Sport: “Gregucci è micidiale, Palermo non riparte”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, analizza il match giocato e perso ieri sera dai rosanero contro la Salernitana. Ecco quanto si legge:
“Si spezzano due serie e spariscono due zeri in classifica: le sconfitte interne del Palermo, che cade dopo 13 risultati utili e le vittorie esterne della Salernitana che torna a fare un colpaccio 10 mesi dopo quello di Ascoli. La capolista si comincia a preoccupare perché ha buttato una partita in maniera sciocca. Era passata un vantaggio senza aver brillato, ma pur dominando non ha mai affondato il colpo, mostrando di non aver appreso la lezione della gara col Livorno. E nel recupero ha regalato un contropiede con una giocata senza criterio di Trajkovski, che Casasola, terzino ex Trapani appena entrato, ha chiuso in rete in diagonale dopo aver seguito diligentemente l’azione. Per Gregucci la grande soddisfazione di avere espugnato il Barbera dove i rosa non perdevano da 11 mesi (ancora un 1-2 dopo essere prima passati in vantaggio, col Foggia) ed una prova accorta, in costante crescita dopo un inizio difficile. La Salernitana era partita con un modulo curioso presentando i due Anderson trequartisti, con la particolarità che il giamaicano naturalizzato olandese Djavan nasce difensore e finiva essenzialmente per infoltire il centrocampo abbandonando Jallow a se stesso. Minala, appena tesserato, giocherà i 20′ finali. Male gli ospiti nella prima mezzora, approssimativi nei disimpegni, senza un vero orchestratore a metà campo, sbagliavano tanto, prendendo contropiede persino su corner a favore (25′, su Rispoli salva Micai). Il Palermo si è cullato su un gol un po’ fortunoso, poi ha gestito in modo troppo scolastico sono bastati 2′ di disattenzione e di distanze non osservate per cambiare volto al match. La Salernitana prima è arrivata facilmente in area da destra con Szyminski che ha stoppato Jallow, poi 40” dopo il buco si è aperto a sinistra, con Vitale bravo a infilarsi, un rimpallo su Rajkovic e il sinistro secco di Andrè Anderson (primo gol stagionale per lui alla terza da titolare) che ha subito anche la deviazione di Rispoli. Crescevano i campani anche come applicazione e Andrè Anderson diventava una saetta; il Palermo non era brillante, alzava poco il ritmo, non trovava soluzioni. In più perdeva in difesa la roccia Rajkovic (problemi ad un polpaccio) trovandosi con una difesa priva di tutti i suoi gladiatori e coi giovani Pirrello e Accardi. Stellone ha rispolverato il coraggio tattico di altre serate, buttando dentro Puscas per disegnare un 4-4-2 rischiosissimo con ancora più di mezzora da giocare. Gregucci si cautelava inserendo con un difensore in più, proprio Casasola che deciderà la gara. Diventato arruffone e meno geometrico, il Palermo non prendeva esempio neppure dal salvataggio sulla linea di Puscas da colpo di testa di Migliorini. Nella ripartenza successiva sprecava ancora con Rispoli (tiro invece di un comodo assist) ed alla fine pagava dazio proprio in quei minuti finali che solitamente lo avevano visto vincere. Stellone avrà di che riflettere”.