Corriere dello Sport: “Furia Corini: «Palermo, ogni gara come una guerra»”

“Da uomo a uomo. A petto in fuori e fronte alta, la risposta di Corini a Zamparini. A difesa di una dignità, umana e professionale, calpestata. Una replica condita da toni alti e pugni sbattuti sul tavolo, modi inconsueti per un allenatore che non ha peli sulla lingua, ma che di solito cinguetta più che urlare. La sua rabbia lo avvicina ancora di più alle protesta dei tifosi. Di sicuro, nel botta e risposta a distanza è lui a vincere. Sfiduciato e praticamente esonerato, calpestato da frasi come «Il Palermo gioca il calcio peggiore in A» e «Basta parole, ora i fatti», salvato dal no di De Zerbi e dall’attaccamento dello spogliatoio, il Genio esplode contro la gestione Zamparini, anche se non fa mai il suo nome. Sa che arriveranno domande sulle bordate del presidente e ha già preparato il suo sfogo: alla Trapattoni “tedesco” per intensità, alla Corini per contenuti e vocabolario. Intervista destinata a fare storia. E chissà ad aprire nuove ferite. Da oggi a domani? Con Zamparini… BOMBA ATOMICA. «Ogni partita qui è una bomba atomica, come a Hiroshima…». L’accostamento, esagerato, è il suo stato d’animo. «Non accetto critiche autolesionistiche. Non credevo di rischiare, i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti. Poi non so perché non sia stato esonerato. Ho pensato anch’io a fare delle scelte. Per quanto accaduto, forse era giusto mollare e andare a casa. Sono stato a un passo dal farlo. E’ stato un colpo inaspettato e incomprensibile. Messo in discussione, per quale motivo? Poi è arrivato il pieno sostegno della città e della squadra e ho preferito restare perché sento che sto trasmettendo qualcosa, che i ragazzi mi seguono e sono apprezzato».
ALTRA SVOLTA. «Troppa pressione da dentro e fuori sulla squadra. Se questa società continua a creare situazioni limite ogni settimana, fai fatica. Puoi prendere Guardiola, Mourinho, Van Gaal o Klopp. Non voglio essere strumentalizzato, così non si va avanti. Non riesco a capire. Quando arrivi a Palermo devi mettere in conto che puoi andare via anche l’indomani, ma i disagi non portano a niente». Corini si sente solo: «Oggi ci sono, domani arriva un altro ma è lo stesso. Il senso di responsabilità mi tiene legato qui (pugni sul tavolo) e farò di tutto perché questa squadra faccia risultato (ancora pugni). Starei a Palermo vent’anni pur di costruire qualcosa di duraturo». INARRESTABILE. «A Palermo c’è sempre una bomba pronta ad esplodere… boom e non sai cosa succede. Vi sembra normale e corretto? E’ sbagliato, è sbagliato (alza ancora la voce)! La squadra aveva fatto sei punti in 14 partite, ora ha prodotto altri punti e miglioramenti. Il resto non è un problema, se non si capisce da dove siamo partiti… Mercato? Il presidente e Simic sono i miei unici referenti. Non faccio io le trattative. Mai conosciuto Curkovic, Foschi è solo un amico. Giovedì, ci siamo sentiti con il presidente, i toni erano sereni, ma capita anche di non avere le stesse vedute. Stefan Silva? Prima bisogna sostituire Rajkovic ed Hiljemark. Dopo la partita con il Pescara ho fatto presente certe esigenze, non è arrivato nessuno”. NESTOROVSKI E QUAISON. «Ilija si allena a mille, sta vivendo un calo psicofisico. Arriva da un altro Paese e deve adattarsi. Ha dimostrato di essere un bomber di razza, ora siamo nella fase in cui gli si chiede di diventare fondamentale per la squadra. Dal punto di vista della prestazione ha fatto sempre bene tranne che ad Empoli nel primo tempo. Infatti volevo sostituirlo. Era anche stanco dal punto di vista mentale. Ora sta crescendo e conto su di lui. Quaison è un titolare e mi auguro che possa continuare nel Palermo». SASSUOLO PER LA SVOLTA. «Non posso accettare di non credere nella salvezza. Tutto può ancora succedere. Contro il Sassuolo una sfida con la voglia di portare un risultato positivo e di riaccendere le speranze. Con diciannove partite da giocare non possiamo arrenderci. Bisogna rincorrere e farcela». Ultima battuta ancora su Zamparini. Con un pizzico d’ironia. «Le parole del presidente? Voglio credere che voglia stimolarci, se così fosse lo stimolo è arrivato ed è forte».”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio