L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla sfuriata di Commisso, patron della Fiorentina.
Neppure l’accesso alle semifinali di Coppa Italia placa l’ira di Rocco Commisso. Il presidente della Fiorentina, dopo la querela per le parole diffamatorie nei suoi confronti (“Commisso ricorda una certa brutta Italia, che preferiamo resti solo nei vecchi film”, una di quelle che lo aveva più offeso, ndr) torna sulla questione rincarando la dose contro i giornali del gruppo presieduto da Urbano Cairo. “Io non ho i giornali qui in Italia ma non è giusto che i giornali di un altro presidente critichino un’altra squadra. I giornali che sono controllati da uno che è il padrone del Torino fanno certi stupidi articoli, si devono vergognare. Vediamo se si sveglia qualcuno. Il mafioso non sono io”.
Commisso: “In Italia squadre in campo non in regola”. La parola ‘imbrogli’ dà a Commisso lo spunto anche per prendersela con la Juventus: “Quello che ho detto qualche anno fa sul calcio italiano, poi è accaduto: è un calcio malato e ci sono squadre che vanno in campo e non sono in regola con i finanziamenti e si è visto cosa è successo con la Juventus. Sono due anni che non parlo, mi devo sfogare un pochino, devo sfogarmi, non è che parlo ogni giorno. Tutti parlano sui giornali, in tv e in radio. Io parlo una volta all’anno”. Nelle ultime sessioni di mercato la Fiorentina ha venduto ai bianconeri Chiesa per 40 milioni di euro e Vlahovic per 80.
Immediata la risposta di Cairo, che all’Ansa, ha replicato così al presidente viola: “Quello che dice Commisso è altamente diffamatorio dei miei giornali e della mia persona, oltre a non essere vero e quindi stiamo valutando con il mio avvocato se ci sono gli estremi per la querela”.