Corriere dello Sport: “Fulignati numero uno assoluto, Balogh è una condanna – le pagelle di Palermo-Spezia”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha stilato le pagelle di Palermo-Spezia. Di seguito le valutazioni dei rosanero:

Fulignati 8 Si attrezza anche per i miracoli e neutralizza il rigore di Galli nella lotteria finale. In precedenza, almeno altre due magie su Cisotti e Migliore. Numero uno in assoluto al suo esordio in rosa.

Diamanti (20′ st) 6,5 Reazione d’orgoglio. Convinta. Entra dopo un’ora sonnolenta, impacciata, inguardabile e organizza un’azione d’attacco più concreta anche nei panni di falso… nove. Spunti notevoli fino a sfiorare il gol. La sua fantasia non basta. L’altro Palermo non c’è. Anche la sicurezza con cui batte il rigore è un valore aggiunto. Come per Hiljemark e Aleesami.

Hiljemark 6 Non è la prestazione della vita, ma in mezzo a tanta mediocrità si fa notare per impegno e continuità. Generoso e instancabile, gli manca, come al solito, l’acuto. Ma almeno la sua presenza si vede. Un passo in avanti rispetto alle precedenti prove.

Aleesami (30′ st) 6 Porta vivacità su una fascia, quella sinistra, che non brillava. Con lui e con Diamanti il Palermo prende in pugno la situazione, si fa pericoloso, si posiziona nell’area avversaria, ma non sfonda.

Rispoli 5,5 Impegno e volontà sono le sue risorse naturali. Non è lucido e autoritario come in altre occasioni. E soprattutto soffre il disagio di schemi inesistenti.

Pezzella 5,5 Più errori del previsto. I giovani hanno dalla loro entusiasmo e vivacità ma peccano quando la responsabilità diventa un peso insopportabile.

Sallai 5,5 In paradiso e all’inferno in quasi tutte le occasioni. Inventa, mostra un pizzico di personalità, ha il cuore di provarci ma sbaglia le occasioni più facili, anche a porta vuota, quando sarebbe il momento lasciare la sua impronta.

Lo Faso 5 Parte con una deliziosa rabona poi si spegne. Dalle sue parti la manovra dorme. Timido, impacciato come mai, non riesce a fare valere le sue doti tecniche che pure sono notevoli. De Zerbi lo richiama in panchina.

Quaison 5 Alti (pochi) e bassi (tanti) che disegnano la solita prestazione insufficiente. In alcuni momenti sembra inarrestabile. Roba di poco conto. Brilla su punizione, si spegne con la stessa velocità. Il solito Quaison né carne né pesce.

Goldaniga 4,5 Sembra svogliato, fa il compitino con troppa superficialità. Più volte va in tilt e sbaglia il rigore decisivo con un tiraccio che non è da lui.

Vitiello 4,5 Il capitano appare arrugginito e impreciso. Tanti gli errori che solitamente non fanno parte del suo bagaglio. Inoltre nel finale si fa espellere per doppia ammonizione. Leggerezza inaccettabile.

Gazzi 4,5 La situazione tattica gli lascia ampia libertà d’azione. Non ne approfitta. Non è decisivo nei contrasti, non imposta e non riesce a dettarne i tempi.

Bouy 4,5 Un passo indietro rispetto alla sfida contro la Lazio. Un conto entrare per uno spezzone di partita, un altro caricarsi il peso della squadra. Fa molta confusione.

De Zerbi (all.) 4,5 Ci si aspettava ben altra reazione dopo le scelte societarie, il Palermo invece non esiste. La sua anima non si vede. Primo tempo da dimenticare. I cambi funzionano almeno con Diamanti e Aleesami. Balogh è la sua condanna. Del resto, Zamparini lo aveva esonerato alla lettura della formazione.

Balogh (1′ p.t.s.) 4 Questione di testa o di piedi? Comunque si prenda ancora una delusione da parte dell’attaccante sul quale Zamparini nutriva grandi prospettive e che invece puntualmente delude. E come ciliegina sulla torta si consegna a Chichizola vero protagonista della qualificazione”.