Corriere dello Sport: “Francia indignata. Emergenza ultras”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’emergenza ultras in Francia.
La Francia ancora una volta s’interroga, s’indigna ed è pronta a prendere provvedimenti, duri, dopo quanto successo domenica sera a Marsiglia. Fabio Grosso ha ricevuto 13 punti di sutura sul volto e una prognosi di 30 giorni dopo l’assalto di alcuni tifosi marsigliesi al pullman del Lione. Era una partita da bollino rosso, ma non c’erano particolari restrizioni, anzi: dopo 3 anni d’assenza tornavano al Velodrome anche i tifosi del Lione, con cui quelli dell’OM hanno una storica rivalità. Gli ultras locali, interpellati da La Provence, hanno tenuto a precisare che i 9 marsigliesi arrestati per l’assalto al pullman del Lione non hanno nulla a che vedere con i gruppi organizzati e sarebbero dei “cani sciolti”. Più o meno trecento in città, alcuni affiliati, ma soprattutto anarchici del mondo ultras che agirebbero per conto loro, tanto da aver avvisato gli stessi gruppi delle curve che avrebbero preso di mira le auto e i pullman dei lionesi in arrivo a Marsiglia. Domenica erano in 200 ad aspettarli e al loro passaggio hanno lanciato sassi e fuochi d’artificio verso i mezzi con cui arrivavano in città gli ospiti. La Provence parla di personaggi «che non hanno nulla a che fare con le associazioni e nemmeno con il calcio. Ma si incontrano al di là di ogni bandiera, spesso con lo stesso codice di abbigliamento, per il gusto della provocazione e/o del confronto, con una dipendenza dalla violenza e dallo scalpore che provoca, che costituisce adrenalina pura. Per loro, combattere è una modalità di espressione».
POSSIBILI SANZIONI. Il Marsiglia, dal punto di vista sportivo, non dovrebbe correre rischi, visto che l’agguato è avvenuto a 500 metri dalle recinzioni dello stadio, dunque non in prossimità del Velodrome, ieri sold out con 65 mila spettatori. Arnaud Roger, direttore generale della lega calcio francese, è intervenuto a Rmc Sport auspicando «forti sanzioni» nei confronti dei responsabili. Giovedì la Commission des Compétitions della LFP si riunirà per prendere una decisione, se far giocare o meno il match o se farlo a porte chiuse, come accadrà per i minuti finali di Montpellier-Clermont, sospesa lo scorso 8 ottobre sul 4-2 per lo scoppio di un petardo nei pressi del portiere ospite Diaw. Rischia sanzioni anche il Lione, visto che ieri sugli spalti del Velodrome, mentre si discuteva ancora se far cominciare o meno la partita, alcuni suoi tifosi si sono resi protagonisti di gesti antisemiti, razzisti e omofobi nei confronti dei marsigliesi. Per l’OL, oltre al danno, la beffa.