L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla tensione alta in quel di Foggia con il capitano Di Pasquale preso di mira.
Non c’è pace nel Foggia e anche per i suoi tifosi, amareggiati dopo la cocente delusione della serie B sfumata nella finalissima di Lecco (3-1). A meno di ventiquattr’ore dal triplice fischio dell’arbitro De Marco, si registrano in città episodi inquietanti che nulla hanno a che vedere con lo sport. Ieri mattina l’assurda scoperta: l’auto di capitan Di Pasquale, parcheggiata nell’antistadio, è stata crivellata di colpi sparati probabilmente dall’esterno del pesante cancello. L’auto, una Jeep Renegade, aveva entrambi i vetri davanti (conducente e passeggero) sfondati dalle pallottole, i proiettili erano conficcati anche sulla carrozzeria della vettura.
Gli agenti della Digos, intervenuti sul luogo, dopo aver effettuato i primi rilievi hanno portato via il mezzo per completare le verifiche tecnico-balistiche e ricostruire la dinamica di quanto accaduto, rilievi che potrebbero risultare determinanti per provare a risalire agli autori dell’assurdo gesto. Secondo una prima ricostruzione allo sparatore (o agli sparatori) potrebbe essere stato sufficiente avvicinarsi alla cancellata che presenta un varco molto ampio dal quale poter introdurre l’arma. Possibile che il fatto sia da mettere in collegamento con la finale perduta, Di Pasquale in quanto capitano (ma che non ha giocato in nessuna delle due partite contro il Lecco), potrebbe essere stato individuato come il capro espiatorio, colui che paga per tutti. E’ ovviamente solo un’ipotesi, le indagini si muovono a trecentosessanta gradi.
VIAGGIO DI RITORNO. Quando è venuta fuori questa storia, il Foggia era all’aeroporto di Milano Malpensa dopo la trasferta sfortunata in riva al lago lombardo, in attesa di potersi imbarcare per tornare in città. L’aereo dei rossoneri è atterrato in aeroporto dopo le 16, all’uscita un gruppo di tifosi ha applaudito i giocatori. Nessun commento sull’accaduto, molte facce scure tra i calciatori non solo a questo punto per la serie B sfumata dopo un illusorio primo tempo. Forte l’amarezza di un gruppo che ha dato tutto in questi playoff, arrivato stremato alla meta e infine sopraffatto dal Lecco che nel finale ha arrotondato il bottino approfittando dell’evidente calo fisico dei rossoneri. Playoff evidentemente stregati per il Foggia che a Lecco ha subito la quarta sconfitta in vent’anni partendo dal pareggio di Paternò (2002), passando per il ko ai supplementari con l’Avellino (2007), quindi l’inutile pareggio (1-1) contro il Pisa di Gattuso per il Foggia di De Zerbi (2016).