L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla vittoria del Potenza sul Foggia.
Il Potenza torna a gioire superando il Foggia in rimonta. Erano nove partite che i lucani non ottenevano un successo e nel segno del suo ultimo arrivato, Cuppone, ritrovano la vittoria. Per i satanelli il brivido finale (palo di Curcio) non porta punti, ma era difficile pretendere di più da una squadra ridotta all’osso, tra covid e infortuni. Tanto turnover in casa Potenza, scelte in pratica obbligate per il 4-3-3 di Zeman, al quale Arleo risponde con un 4-2-3-1 che in avvio lascia però campo agli avversari.
Gara subito spumeggiante con capovolgimenti di fronte rapidi e occasioni da una parte e dall’altra (bravissimi Volpe su Cuppone e Marcone su Rocca). Il vantaggio di Merola sorprende e intimorisce il Potenza, che viene fuori alla distanza ribaltando la sfida nella parte finale del primo tempo grazie all’intuizione del suo allenatore, che inverte le fasce a Cuppone e Burzio. Ed i due ripagano della libertà ricevuta segnando l’uno-due che ribalta il match. Al 37’ apertura lunghissima di Koblar che innesca Cuppone, scambio rapido al limite con Salvemini che indovina l’angolo basso.
Ed ancora, sempre Cuppone da destra serve in area Burzio lesto a realizzare il 2-1 (44’). Il Potenza, pur sfiorando il tris con Salvemini, lascia l’iniziativa agli ospiti, ma questa volta la difesa è impeccabile e rischia soltanto in una occasione, nei minuti finali con il palo di Curcio, a cui fa poi seguito un presunto tocco di mano di Sepe che scatena le proteste dei pugliesi. L’assalto finale non paga, il Foggia perde la terza gara di seguito, il Potenza interrompe la striscia negativa di cinque kappaò consecutivi e guarda al futuro con rinnovato ottimismo.