Il Foggia si sta preparando alla sfida di lunedì sera contro il Palermo e lo farà sicuramente con Alberto Gerbo che sabato scorso ha tagliato il traguardo delle 100 presenze in rossonero. Gerbo per Stroppa è un vero e proprio jolly che può giocare in più posizioni e per questo sicuramente sarà della partita contro i rosanero. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”:
“E pensare che era finito sulla lista dei partenti, proprio ora che ha festeggiato 100 presenze con la maglia rossonera. Lo corteggiava il Venezia di Pippo Inzaghi, per Alberto Gerbo si sarebbe concluso nel modo più rocambolesco un rapporto d’amore che dura ormai da quattro anni. Ci ha pensato Stroppa a mettere il veto sulla partenza del jolly-centrocampista. Subito ripagato dalla splendida prestazione che Gerbo ha fornito contro l’Avellino: suo l’assist per il gol-vittoria di Mazzeo (con la complicità di Agnelli), suo l’affondo in area irpina che ha costretto D’Angelo al fallo da rigore e indotto il direttore di gara all’espulsione dell’esterno biancoverde. Così in superiorità numerica per tutto il secondo tempo, i rossoneri hanno avuto più spazi per mettere alle corde i lupi di Novellino. E la vittoria che reca il timbro di Nicastro e Mazzeo, i due marcatori, trova in Gerbo il suo originale ispiratore.
PIU’ ATTENZIONE. Ragazzo umile e modesto il 28enne di Valenza Po: «Era quello che ci voleva per ripartire anche allo Zaccheria – le sue parole nel dopopartita – con due successi consecutivi ora abbiamo una posizione di classifica più rassicurante e possiamo tenerci alla larga dai playout. Però dobbiamo fare attenzione a non subire nuovi cali di rendimento, questo è un campionato che se vinci due partite decolli, ma se ne perdi due finisci nelle zone basse della classifica».
JOLLY. Gerbo è uno dei giocatori più duttili della formazione di Stroppa. Un po’ come Loiacono (altro veterano del gruppo) a inizio di stagione non parte mai titolare, salvo poi vederlo giocare quasi tutte le partite. In questo campionato è stato già impiegato diciannove volte su 24 partite, ma c’è da mettere in conto anche un turno di squalifica. Ovunque ci sia un posto in squadra lui è applicabile: esterno destro di difesa, laterale di centrocampo su entrambi i fronti, anche come interno all’occorrenza. A Chiavari era stato allertato qualche minuto prima di scendere in campo dopo l’infortunio di Zambelli, infortunatosi nel riscaldamento pre-partita. Contro l’Avellino, Gerbo è stato confermato nel ruolo di esterno destro del pacchetto a cinque di centrocampo rivelandosi per l’appunto decisivo. Ora con il rientro di Zambelli in vista di Palermo, non sarà facile per Stroppa tenere un Gerbo in queste condizioni in panchina. Ma se anche accadesse lui non ne farà un dramma. «A Foggia sto bene – dice – è la mia seconda casa. Sono felice di aver tagliato il traguardo delle cento presenze, così nella prossima stagione potrò diventare la bandiera della squadra».