L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Filippi alla vigilia del match contro il Monopoli.
Il vecchio ritornello vuole che dopo una scoppola, sia meglio andare in campo subito per valutare le capacità di reazione di una squadra. E così oggi il Palermo ha immediatamente l’occasione di riscatto, come la chiama lo stesso Filippi, confrontandosi in Coppa Italia (ore 15 al Barbera, capienza per soli 2.500 spettatori) con un Monopoli che in campionato ha fatto l’en plein.
Se il peso specifico delle competizioni è certamente diverso, una risposta su atteggiamento e correzioni tattiche è invece attesa da parte dei rosanero. Anche perché lo stesso allenatore non ha affatto intenzione di sminuire il valore della Coppa: «Dà accesso ai playoff nazionali, per noi è un obiettivo e giocheremo al massimo per passare il turno. E’ importante anche misurarsi con una squadra che è prima della classe con merito, ma io reputo il Palermo assolutamente all’altezza del Monopoli».
Adesso serve un segnale preciso: «La risposta che mi aspetto dalla squadra è una risposta di gruppo – risponde il tecnico rosanero – dovremo mostrare compattezza, restare corti e stretti, ripiegare in 10 e attaccare in 10, giocare l’uno per l’altro. A Taranto abbiamo dato l’anima ma in maniera scomposta e individuale. Lancini? La partita incolore è stata di tutti, non soltanto sua. L’impegno odierno cade a pennello per cancellare una prova insufficiente ma non condanniamo la squadra alla terza di campionato. Pensiamo a correggere gli errori e ad eliminare gli svarioni».