L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul nuovo logo della Figc.
Anche nel giorno della presentazione del nuovo logo istituzionale della Figc, il pensiero non poteva che andare alla semifinale di Nations League di domani sera contro la Spagna.
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina con onestà lo ha ammesso: «Abbiamo una squadra con una sua impronta e una sua impostazione tecnica e tattica, una formazione che gioca tutte le partite per vincere. Abbiamo stabilito un record mondiale di gare senza sconfitte, superando con i nostri 37 risultati utili le strisce della Spagna e del Brasile di anni fa. Ha ragione Luis Enrique quando dice che prima o poi l’Italia perderà, ma intanto ci godiamo lo straordinario percorso e speriamo di andare avanti così ancora un po’. Dall’ottobre 2018 questa Nazionale dà soddisfazioni al di là delle prestazioni tecniche e lancia un messaggio forte e importante: quello dell’aggregazione. Siamo felici perché stiamo portando avanti il rinascimento dello sport italiano e durante questo percorso abbiamo vinto un trofeo come l’Europeo che ci mancava da 53 anni diffondendo messaggi positivi per i quali siamo stati premiati da Uefa e Fifa». Il sogno chiaramente è quello di bissare il successo di Euro 2020 e mettere in bacheca un altro trofeo. «Alla Nations League teniamo in modo particolare anche perché è un confronto di culture calcistiche diverse. Contro la Spagna speriamo di ripetere il risultato dell’Europeo, nella speranza di non arrivare ai rigori».
Da ieri, dunque, la Figc ha due diversi loghi, esattamente come il Belgio, la Germania e la Spagna: quello sulle maglie da gara e quello istituzionale. Sulla nuova creatura, che ha il tricolore in bella vista e la forma rotonda come un pallone da calcio, campeggiano le quattro stelle che simboleggiano le Coppe del Mondo vinte. E’ stato ideato da Lapo Elkann e dalla sua società, Indipendent Ideas.