L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla strana caratteristica di Felici, l’acchiappa rigori. Da tre partite consecutive, i dribbling e la velocità del 18enne attaccante romano procurano un penalty a favore dei rosanero. A Castrovillari fu un suo guizzo a tramutare un pallone apparentemente perso nell’occasione decisiva, dato che Felici piombò su un cattivo controllo di Ferrante portandolo al fallo (rigore poi trasformato da Ricciardo e vittoria per 1-0); col Troina al 92′ fu ancora lui a ricevere la spinta di Saba che regalò a Sforzini la super chance di vittoria, poi negata dalla parata di Calandra; ed anche nel 2020 il copione non è cambiato, perché per sbloccare il risultato col Marsala in mezzo a parecchi stenti ci è voluto sempre Mattia che si è conquistato nel recupero del 1° tempo un rigore netto, scartando in area Lorefice che l’ha messo giù e permettendo a Mauri di portare in vantaggio la squadra. Su 7 rigori concessi ai rosa, 4 sono stati procurati da Felici, che punta su rapidità e accelerazioni, ed anche nel breve spesso anticipa di qualche frazione di secondo il diretto avversario, costringendolo al fallo. Ha movenze da Speedy Gonzalez e l’incedere dinoccolato di Josip Ilicic, cui molti lo avvicinano.