“Josip Ilicic è tornato. Tre gol nelle ultime due gare di campionato: tante quante ne aveva realizzate nelle precedenti 22, il tabù è stato sfatato. Lo sperano i tifosi viola, lo temono il presidente Maurizio Zamparini e tutti i rosanero. Perché, adesso che lo sloveno si è sbloccato, ai palermitani torna alla memoria quanto male possono fare le sue giocate. Lo conoscono bene come ex giocatore e anche come avversario più che temibile. Come lo scorso 6 gennaio quando alla Favorita aveva “regalato”una pessima giornata della Befana alla sua vecchia squadra: una doppietta che aveva permesso ai viola di Sousa di tornare a Firenze con tre preziosissimi punti (che ancora, per altro permettevano di sognare il titolo di campione d’inverno). E non era la prima volta che segnava contro il Palermo (in tutto tre gol in altrettante partite giocate) visto che anche l’anno precedente, il 24 maggio 2015, era andato in rete con successiva vittoria della formazione viola. Sempre in Sicilia, mentre adesso è arrivato il momento dello stadio Artemio Franchi.
LO SBLOCCO. Da Ilicic tutti nel capoluogo toscano aspettano conferme e continuità perché nonostante la sconfitta ha segnato anche a San Siro contro l’Inter, dopo che aveva già realizzato una doppietta a Empoli. Precedenti incoraggianti, che hanno solo bisogno di essere alimentati. Al Castellani si è sbloccato addirittura con due reti, andando in gol dopo 38 tiri tentati e 7 pali colpiti in ogni modo, anche su calcio di rigore contro il Milan. Sousa lo stima e raramente fa a meno di lui. Soltanto due gare saltate: contro l’Udinese quando si è seduto in panchina e con l’Atalanta rimasto fuori a causa di per un problema muscolare. In Europa League ha realizzato, fin a questo momento un gol, allo Slovan Liberec in casa. Nota comune a molti suoi compagni che a Firenze segnano, ma soltanto nelle competizioni europee.
CAPOLAVORO. Nelle formazioni di questa stagione ha fatto coppia con Borja Valero dietro la prima punta, ma anche al fianco di Bernardeschi con cui forse riesce ad interagire con maggiore fantasia, vista la propensione del talento di Carrara nell’attaccare la profondità. Lo sloveno sogna di giocare in Champions, come ci ha raccontato in un’intervista di qualche giorno fa e per avverare i desideri, anche i più difficili, è necessario mettere in campo le energie migliori nei momenti più importanti. La sfida di domenica sera è senza dubbio una delle tappe fondamentali in questa faticosa stagione. E allora ci sarà bisogno del miglior Ilicic. Zamparini lo stima talmente tanto da aver confessato di avere a casa addirittura un quadro del volto di Ilicic. Un quadro destinato ad aumentare di valore, se la sua classifica marcatori continuasse a lievitare.
DUE PIEDI. Ha dimostrato di saper trovare la porta di sinistro, il suo piede preferito, ma anche col destro, come acca
duto ad Empoli. E’ su questo aspetto che continua a lavorare, per perfezionare mira e potenza, perché la voglia di vincere è più forte di ogni altra cosa. Ha voluto la Fiorentina in origine, quando, nell’estate 2013 Pradé perfezionò il suo trasferimento, e se l’è tenuta stretta pure nel momento più complicato, quando i tifosi lo avevano scaricato e perfino il campo non gli dava conforto. Ha stretto i denti, ha respinto al mittente le offerte arrivate – pure importanti sotto il profilo economico – ed ha
continuato a guardare avanti, fino alla sua definitiva rinascita, fatta di gol e precisione e non solo dal dischetto. Sul passato, anche quello più recente, però lui non è abituato ad adagiarsi: c’è da ricominciare a correre e la scossa deve essere lui per primo a darla. Anche contro quel passato a cui è legatissimo. C’è da cancellare la lunga scia di pareggi consecutivi, da ritrovare il successo interno che in Serie A manca da quasi tre mesi e Ilicic non intende più aspettare.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.