L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi in Europa League tra Olympiakos e Atalanta.
Quella provocante bellezza, mescolata al virtuosismo e nell’abilità della corsa, sembra essersi spenta con qualche passaggio a vuoto di troppo. E non sarà facile ritrovare lo spunto necessario per poter uscire da un momento complicato, ma l’Atalanta dovrà pur mettere un punto. L’occasione perfetta capiterà proprio ad Atene, città che ha incastonato il nome dell’eroina (e del club) nella mitologia greca. Di fronte ci sarà un Olympiacos completamente differente dalla squadra vista a Bergamo, come ribadito da Gian Piero Gasperini: «Hanno modificato il loro assetto solito. Abbiamo visto l’Olympiacos spesso – ha dichiarato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa – è una squadra duttile che cambia spesso l’assetto di gioco. Abbiamo capacità ed esperienza per affrontare l’avversario. Mi aspetto una partita diversa rispetto all’andata, ma avremo maggior fiducia».
VELENI. La ferita aperta a Firenze, a causa del gol annullato a Malinovskyi, ancora non si è rimarginata. Prima la frecciata in conferenza stampa, nemmeno tanto velata: «Le lamentele di Martins per la direzione di gara all’andata? Noi siamo abituati molto diversamente, a situazioni differenti che incidono su gol fatti che poi vengono tolti, su falli o mezzi contrasti, questa roba qua ci fa ridere». Ai microfoni di Sky Sport il Gasp ha poi rincarato la dose: «Il gol di Firen ze è solo l’ultimo episodio. Il Var è diventato uno strumento pericolosissimo che incide sui risultati, le situazioni chiare vengono stravolte. Non si capisce se decide l’arbitro o se si decide a Lissone (sede in cui c’è la Var Room, ndr). Questo ti fa pensare male ed è la cosa peggiore per il calcio. Speriamo che gli inglesi dopo aver fatto saltare la Superlega facciano saltare pure il Var, che se utilizzato in questo modo è uno strumento molto pericoloso per il calcio».