Corriere dello Sport: “Europa League, stasera Marsiglia-Lazio. Le probabili formazioni”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di Europa League tra Marsiglia e Lazio di questa sera.
Dritto al punto come racconta, guarda un po’ il destino, lo slogan dell’Olympique Marsiglia scritto in ogni angolo del Velodrome. Persino scomodo o impopolare, non solo schietto e toscano. E’ abituato a schierarsi, in modo sfacciato. Più sostanza che forma. Ecco perché piace a Lotito. Sarri è già diventato profondamente laziale. Anzi, lazialissimo. Di visioni, di prospettive, come riferimento principale di un club e di un mondo che avevano bisogno, metabolizzando il divorzio da Simone Inzaghi, di ritrovare una guida.
Mau ieri è partito in quarta per difendere il popolo biancoceleste, bollato come violento e pericoloso da German Darmanin, ministro degli Interni francese. «Il provvedimento chi lo ha fatto? Allora se fossi Lotito, lo inviterei a vedere le partite della Lazio. Così capirebbe da solo di aver detto una cazzata». Che botta. Un altro titolone.
Il tecnico in precedenza aveva aperto all’ipotesi del prolungamento del contratto. Da qualche giorno è ripartito il pressing di Lotito, che in estate gli aveva proposto un quadriennale accontentandosi della firma sino al 2022. Confermate le indiscrezioni, anticipate dal nostro giornale. Si vedranno e ne riparleranno durante la sosta, tracciando una linea progettuale. Appuntamento fissato. «Valuteremo tutto la prossima settimana, in questi giorni abbiamo da fare altre cose. Ora posso dire che alla Lazio sto benissimo, mi piacciono la società e le persone che ci lavorano. Vediamo. Bisogna mettersi a sedere e parlare, ma ho un buon rapporto con il presidente. E’ un ambiente in cui mi trovo benissimo». Sarri, dopo un anno di stop e l’esonero della Juve, ha scelto Formello perché voleva tornare a lavorare sul campo. Chiederà garanzie di operatività e percorso, giocatori funzionali al suo calcio, come ha raccontato prima di Bergamo parlando del modello Atalanta e di Gasperini. Lotito è tornato alla carica nella fase più complicata, dopo Verona, rinnovando la fiducia e l’intenzione di affidarsi alle sue idee.