Corriere dello Sport: “Europa League. Stasera Galatasaray-Lazio. Le probabili formazioni”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Europa League con i primi impegni delle italiane questa sera.
Sarri fa tremare tutti dalla Turchia: arbitri, giustizia sportiva e calcio. Le pulsioni e i lampi di rabbia di San Siro non erano niente rispetto alle dichiarazioni esplosive pronunciate ieri al Turk Telekom di Istanbul, le più dure mai udite finora. E di assalti ai Palazzi del potere il Comandante ne ha lanciati in carriera. Con sdegno, senza mai nominarlo, Sarri ha accusato l’arbitro Chiffi, reo di averlo accusato di blasfemia nel tunnel di San Siro, dopo il finale burrascoso di Milan-Lazio. E ha minacciato di portarlo in un Tribunale ordinario: «Non ho usato alcuna espressione blasfema – il contrattacco di Mau – ci sono almeno tre persone che possono testimoniarlo. Ho già dato mandato ai miei avvocati di verificare se ci sono le possibilità per adire le vie legali ordinarie e ristabilire la verità». Sarri vuole che la verità venga fuori. La Lazio ha già presentato preannuncio di reclamo, ricevuti gli atti inoltrerà il ricorso (sportivo) contro i due turni di stop comminati dal Giudice Gerardo Mastrandrea martedì pomeriggio. Si spera nello sconto di un turno (Sarri salterà sicuramente Lazio-Cagliari per il rosso beccato domenica a fine partita). Tutti pensavano che il caso si sarebbe svolto all’interno del diritto e della giustizia sportiva, nessuno s’aspettava che il tecnico potesse pensare di rivolgersi alla giustizia ordinaria. Per farlo dovrebbe ottenere una deroga alla clausola compromissoria.
Sarri ha gridato la sua innocenza, da peccatore è diventato inquisitore. Ha ripercorso i fatti di San Siro, fin dal battibecco avuto con Saelemaekers. Mau si era infuriato per i comportamenti sfottenti del belga: «Ho preso una giornata di squalifica per aver avuto un comportamento violento nei confronti di un giocatore. Non mi sembra che il mio sia stato un comportamento violento, ho semplicemente detto al giocatore (Saelemaekers, ndr) di avere maggiore rispetto. Invece, a pochi metri, c’è stato un altro calciatore del Milan (il riferimento di Sarri è a Ibrahimovic, ndr) che ha preso per i capelli un nostro giocatore (Leiva, ndr). Mi sembra che questo sia un atteggiamento violento, non il mio. Ma lì non è stato preso alcun provvedimento, non capisco perché». Saelemaekers aveva invitato Sarri a guardare più volte il tabellone (il risultato era schiacciante), il tecnico invece l’aveva invitato ad accelerare il gioco. Chiffi aveva estratto il rosso all’indirizzo di Sarri e riportando i fatti accaduti nel tunnel degli spogliatoi aveva denunciato anche il suo comportamento: «Ha contestato la decisione arbitrale proferendo espressioni blasfeme», si è letto nel comunicato del Giudice sportivo, ispirato dal referto arbitrale. Il tecnico ha smentito Chiffi: «Non è vero. Nel sottopassaggio ho solo detto all’arbitro “hai lasciato che un ragazzino mi prendesse per il c… per un quarto d’ora senza che né tu né il quarto uomo faceste niente. E poi che fai? Cacci me?”».