L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di Europa League di stasera tra Atalanta e Olympiacos.
Parola d’ordine, niente pessimismo. Anche perché non bisogna dar voce alla “maledizione del Comunale”. Quarta partita casalinga per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini nel giro di undici giorni: dopo il doppio ko contro Cagliari e Fiorentina e il pari all’ultimo respiro contro la Juventus, gli orobici sfideranno l’Olympiacos nel primo atto dei playoff di Europa League. Un ritorno nella competizione europea agrodolce per la compagine del Gasp, che proprio in casa all’ultima giornata dei gironi di Champions vide sfumare la qualificazione agli ottavi per mano del Villarreal. «È pur sempre una partita europea – ha dichiarato l’allenatore atalantino in conferenza stampa – questa competizione diventa sempre più difficile man mano che si va avanti».
Non sarà la coppa a cui tutti erano ormai abituati a Bergamo, ma le stelle ci saranno comunque: quattro quelle presenti sullo stemma dell’Olympiacos per via dei 46 titoli nazionali vinti: «È una squadra che non devo presentare io, dominano il campionato e non perdono mai – ha continuato Gasperini – ci sono giocatori che conosciamo come Manolas e Sokratis. Sarà una gara di livello internazionale». E il Gasp non vuole fare proclami di nessun genere: «Vogliamo capire il nostro livello, ma non possiamo avere come obiettivo la vittoria dell’Europa League».