Corriere dello Sport: “Ennesimo cambio di panchina in serie B. I dettagli”

Altro cambio di panchina in serie B, anche questa volta tocca al Pescara. Qualche settimana fa gli abruzzesi avevano promosso Epifani alla Primavera alla prima squadra dopo l’esonero di Zeman, adesso tocca ad Epifani farsi da parte e lasciare la panchina a Pillon. Il tecnico dirigerà oggi il suo primo allenamento nella speranza di dare subito le sue idee alla squadra e farla risvegliare. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport”:

“Come previsto, nuovo ribaltone in casa-Pescara. Esce Epifani, entra Pillon che ha superato Brocchi anche per questioni di tempistica, visto che l’ex milanista rientrerà dalla Cina solo martedì sera, troppo tardi per il presidente Sebastiani che aveva fretta di risolvere la questione.
TRIMESTRALE. Fretta sì, ma comunque la dirigenza biancazzurra ha riflettuto a lungo (quasi due giorni), oltre ad aver incassato qualche no (ad esempio Sasà Sullo, vice di Ventura in Nazionale). I prodromi dell’avvicendamento c’erano già dall’immediato post partita di Brescia. Massimo Epifani sperava di avere un’altra chance, così non è stato. Catapultato nella mischia dopo l’esonero di Zdenek Zeman, ha cercato di fare del suo meglio, ma non è bastato. Evidentemente c’erano già problemi a monte che gli si sono scaricati addosso tutti insieme, a valanga. Lui ha fatto da guaina per cinque partite, ha cercato di tenere insieme i tessuti sfibrati, ma i risultati gli hanno dato torto. Adesso la palla avvelenata passa nelle mani di Bepi Pillon che arriverà stamattina in città per la firma sul contratto trimestrale (poi, in caso di salvezza se ne riparlerà) e nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento: una Pasqua di lavoro.
CALENDARIO TERRIBILE. Quella che gli si prospetta davanti è una vera e propria impresa perché in base ai valori dei parametri di rendimento registrati nell’ultimo periodo la squadra sembra in caduta libera (un punto in sei partite). Ovvio che la sua presenza potrebbe dare una scossa, ma i limiti tecnici e caratteriali non sono un’invenzione della stampa. Tra l’altro va aggiunta anche una certa indolenza che non aiuta, senza contare un calendario terribile con Palermo e Bari nelle prossime due giornate e poi tanti scontri diretti in sequenza. Proprio gli scontri diretti fanno paura a causa della disabitudine alla lotta. Il Pescara, in fondo, è come un ragazzo di buona famiglia che improvvisamente capita in un quartiere malfamato. Sarà compito di Pillon toccare le corde giuste. Sperando che vibrino”.