“Emergenza Coronavirus. Il punto sui campionati”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla riorganizzazione dei campionati. Prima si giocheranno e porteranno a termine, poi, magari a metà luglio, sarà il turno della Champions e dell’Europa League. Un ruolo chiave lo ha giocato Andrea Agnelli che, in quanto presidente dell’Eca, l’associazione che raduna i club più importanti del Vecchio Continente, ha un peso grande nei dialoghi con Ceferin. Il numero uno bianconero ha portato avanti le esigenze delle società che vogliono veder assegnati i titoli domestici e definite le classifiche sul campo. La volontà è quella di creare un calendario omogeneo, nel quale la ripresa dei principali 12 campionati europei sia più o meno contemporanea, ma il fatto che Champions ed Europa League verranno disputate a luglio inoltrato metterà tutti sullo stesso piano e non ci sarà… concorrenza sleale. Ecco spiegato perché, se il virus passerà prima in Italia rispetto alle altre nazioni, la Serie A potrà riprendere prima. Quando riprenderà la Serie A giocherà inizialmente a porte chiuse e non è detto che per motivi logistici qualche squadra non sia costretta ad emigrare lontano da casa. Può essere il caso dell’Atalanta, visto che Bergamo sta trascorrendo un momento terribile, ma anche di altri club. Un discorso a parte lo merita la prossima stagione che inizierà inevitabilmente più tardi, ma… non troppo perché l’1 giugno 2021 dovrà concludersi (ci sarà l’Europeo). Il format della Champions non cambierà e dunque le gare della fase a girone saranno spostate più in là: almeno una andrà più vicina a Natale, con la prospettiva di termine il group stage a gennaio e poi di riprendere con gli ottavi a febbraio.