L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla della situazione in casa Acireale. Per gli acesi, Covid-19 a parte, la stagione in corso passerà alla storia come quella di una corsa ad handicap, considerate le varie penalizzazioni rimediate (9 punti in totale), l’ultima delle quali lunedì scorso per il “caso-Manes”, altri due punti sottratti ai granata che, di fatto, ne hanno conquistati 50 e, quindi, virtualmente sarebbero terzi solitari nel girone I di Serie D, ma in effetti si ritrovano a quota 41, distanti 5 lunghezze dalla zona playoff che avevano faticosamente riconquistato dopo il secondo provvedimento della magistratura calcistica. Ma in questo momento, il calcio giocato è messo da parte per via dell’emergenza legata al “coronavirus” e per il capitano granata, Giuseppe Savanarola, la pausa forzata rappresenta un’occasione di riflessione. «Stiamo vivendo una situazione indescrivibile – ammette l’attaccante acese – e le preoccupazioni principali sono legate ai miei familiari. Il clima è surreale, al punto da fare passare in secondo piano le vicende del campionato, mentre non sfugge l’azione coraggiosa e costante compiuta da coloro che operano sul fronte sanitario, non solo i medici. Faccio mio l’appello corale ovvero l’invito a restare a casa cautelati per evitare il propagarsi della pandemia, al campionato penseremo poi. E’ dura, ma ritengo sia l’unica soluzione idonea dinanzi a questo stato di cose». Casa per il capitano granata significa la moglie Simona e i figli Mario e Nicolò, rispettivamente di 6 e 3 anni, ai quali l’emergenza va riferita con le opportune cautele. «I bambini mi chiedono di uscire – continua Peppe Savanarola – e devo attivarmi per trovare le giuste parole, senza procurare panico. Per tenermi in forma e farmi trovare pronto quando il campionato riprenderà, spero al più presto, mi alleno nel cortile della mia abitazione, secondo il programma stilato dal nostro allenatore. Con i compagni ci teniamo in contatto attraverso videochiamate o whatsapp e tutti siamo animati dallo stesso sentimento, quello di poterci riabbracciare presto come quando l’Acireale fa gol». Il tecnico, Giuseppe Pagana, di concerto al presidente, Nello Grasso, al direttore generale, Giuseppe Fasone, ed al direttore sportivo, Agatino Chiavaro, ha messo a punto un piano di attesa, in vista della ripresa del campionato, quando gli acesi dovranno affrontare in trasferta la Cittanovese, circostanza che non sembra proprio imminente, non a caso alcuni elementi, a parte gli stranieri e gli acesi Savanarola e Barbagallo rimasti in città, sono tornati nelle città di origine, tra questi i campani Sicignano, Raucci e De Felice ed i palermitani Pitarresi, Silvestri, Cannino, Mauceri e Rao.