Corriere dello Sport: “Elia a Palermo padre e figlio un solo destino”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Elia rilasciate ieri in conferenza stampa.

È a Palermo da appena un mese ma è già entrato nella storia del club di viale del Fante. Non era mai successo che con la maglia rosanero segnassero padre e figlio. Ad inaugurare la “prima volta” è stato Salvatore Elia in occasione del 2-0 siglato al “Barbera” contro il Perugia lo scorso 13 agosto. Un altro Elia lascia il segno a distanza di anni entrando nel tabellino dei mercatori del Palermo. E completa la “costruzione” di un ponte da collegare al 29 aprile 2001, giorno in cui l’attaccante Firmino Elia, papà di Salvatore, realizzò in C nel match casalingo con la Fidelis Andria terminato 2-2 il suo ultimo gol con la casacca rosanero.

La rete messa a segno dieci giorni fa da Salvatore, che era molto piccolo quando il padre giocava alle pendici di Monte Pellegrino, è il coronamento di un doppio sogno. «Questa maglia l’ho tenuta io, era troppo importante per me – ha spiegato Elia junior in sala stampa al Barbera – mio padre ne avrà un’altra nei prossimi giorni», dice Salvatore Elia. Figlio d’arte ma anche giocatore consapevole dei suoi mezzi: «Mio padre era felice del mio trasferimento al Palermo ma gli ho detto subito che io sono qui con la voglia di essere ricordato non come figlio di Firmino ma come Salvatore – dice – ho vissuto emozioni indescrivibili ma resta il rammarico per non avere esultato. Non volevo farlo contro una squadra nella quale ho trascorso un anno importante. Spero, a questo punto, di ripetermi sabato contro l’Ascoli in modo da potere esultare come si deve».

COINCIDENZE. Palermo? Un segno nel destino di Salvatore. Che avrebbe anticipato il suo ingresso nella famiglia rosanero se la dirigenza, che poi scelse Boscaglia, due anni fa avesse definito la trattativa avviata con il tecnico Fabio Caserta, mentore del 23enne esterno offensivo con il quale ha lavorato alla Juve Stabia, al Perugia e nella scorsa stagione a Benevento: «Ho sentito anche lui, ex Palermo, quando si è concretizzata la trattativa – ha rivelato il numero 77 – gli ho mandato un messaggio e mi ha detto che questa è una piazza tosta. Una realtà che mi avrebbe fatto crescere a livello personale». E con la quale ha avuto un ottimo impatto: «Chi era già qui ha accolto i nuovi in maniera straordinaria. Siamo un grande gruppo e questo aspetto in B fa la differenza». Dopo un giorno e mezzo di riposo, intanto, la squadra è tornata ieri ad allenarsi. Out l’attaccante Soleri che ha iniziato il percorso fisioterapico in seguito alla forte contusione al polpaccio destro rimediata alla vigilia della gara con il Bari.