Corriere dello Sport: “Effetto Calori, biennale e obiettivo chiaro: Trapani in B”
“Il Trapani ricomincia da Alessandro Calori. Intesa raggiunta tra il nuovo ds Giuseppe Magalini e l’allenatore per un biennale con la missione di riportare i siciliani dove il tecnico aretino li aveva racimolati agli inizi di dicembre quando aveva sostituito Serse Cosmi in panchina in B. Una scelta attesa da tutta la tifoseria trapanese e che fa contenti molti sportivi italiani che avevano gioito per le imprese della scorsa stagione. D’altra parte Calori non è tipo da lasciare le cose incompiute. Figuriamoci poi quanto avrà bruciato non centrare (per tante ragioni, non tutte comprensibili) una salvezza miracolosa, sfuggita di mano anche per le ripercussioni di quel rigore netto negato a Frosinone e le conseguenti sconfitte con Cesena e Brescia.
VELENO NELLA CODA. Il veleno nella coda dopo un girone di ritorno spettacolare non solo dal punto di vista dei risultati: 31 punti che sarebbero valsi i play off, ma che prima delle 3 sconfitte nelle ultime tre gare della stagione regolare avevano garantito il miglior rendimento e l’attacco più prolifico del girone di ritorno della cadetteria. Meglio della Spal e del Verona, poi promosse in A, tanto per intenderci. Eppure non è arrivata nessuna chiamata dalla B che non sarebbe bastata, in ogni caso, a ricompensare l’allenatore dell’affetto che la gente di Trapani gli ha manifestato negli ultimi sette mesi. Ecco perché l’ex compagno di Baggio e Guardiola è stato pronto a rilanciare il progetto del Comandante Morace. QUESTIONE D’ONORE. Una questione d’orgoglio, ma anche di riconoscenza per chi ha creduto in lui e nel suo calcio spettacolare e produttivo. Grande valorizzatore di talenti, da Stephan El Shaarawy ad Omar El Kaddouri, da Luca Caldirola ad Alessio Cragno e Jonathas sino a Santiago Colombatto, il nazionale argentino mancato come il pane nelle ultime gare dello scorso torneo, Calori è stato tra i tecnici più apprezzati dalla critica anche per il gioco espresso dal Trapani durante tutto il girone di ritorno, nel quale i siciliani hanno avuto un ritmo da promozione diretta. «E’ stata un’esperienza significativa soprattutto dal punto di vista umano – ha spiegato il tecnico dopo un periodo di giusta riflessione – che non va giudicata solo per il finale in cui siamo incappati. La gente di Trapani ci ha dato tanto e il lavoro fatto non poteva andare disperso»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.