Corriere dello Sport: “Ecco la ricetta De Zerbi. Estremista del 4-3-3? No, il modulo è smart”
“Arrogante e votato solo al 4-3-3? Per adesso l’impressione è del tutto sbagliata, e forse ci consiglia sempre ad aspettare prima di emettere giudizi trancianti. Sul piano dialettico, De Zerbi si è presentato con toni bassi e mai sopra le righe, ma chiarendo allo stesso tempo di credere profondamente in se stesso e nelle proprie idee. Il che non significa andare avanti sempre a testa bassa. La prima dimostrazione si è avuta subito: col Napoli, il Palermo si è presentato col 4-3-3 che era il suo marchio di fabbrica a Foggia, ma già dopo un tempo a Pescara col Crotone, De Zerbi ha corretto in corsa l’assetto, arretrando Gazzi in difesa e riproponendo la linea a 3 con la quale la squadra in queste ultime stagioni si è espressa meglio (con Iachini e nel finale dello scorso anno con Ballardini), utilizzando in modo più razionale le caratteristiche degli esterni. Sarebbe bastata un’analisi attenta delle due stagioni di De Zerbi in Puglia per notare che anche a Foggia aveva proposto non di rado la difesa a 3. L’aspetto cui non vuole rinunciare è la propensione offensiva della squadra, ma pure in questo caso il concetto va modulato sulle esigenze della singola partita. Di base, Roberto vorrebbe sempre tre attaccanti e per questo attende impaziente di riavere a disposizione Quaison e Trajkovski; ma per adesso, Hiljemark galleggia fra trequarti e centrocampo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.