“La molla che vuole toccare Eugenio Corini per rianimare il Palermo ultimo in classifica non riguarda aggiustamenti tecnici o stravolgimenti tattici. Riguarda le emozioni, il cuore, la compattezza da ricreare sul campo e soprattutto con la gente all’esterno, la capacità di combattere come deve fare una squadra che mira alla salvezza. Nonostante l’ennesimo terremoto che stravolge gli organi tecnici (via allenatore e ds, già arrivati a stagione in corso) e conferma l’instabilità propria di Zamparini, la città ieri si è risvegliata meno rassegnata. Il nome di Corini raccoglie consensi fra i tifosi ed offre una speranza. ENERGIA. Atterrato a fine mattinata, subito sul campo per l’allenamento, quindi in conferenza stampa. La carica del Genio, simbolo del Palermo europeo, quello del primo Zamparini, si tocca quasi con mano. «Palermo è qualcosa che per me va aldilà dl un semplice rapporto professionale – ha subito chiarito durante la presentazione – sento dentro una forte energia che voglio trasmettere al gruppo. I giocatori devono credere di avere la capacità di invertire il trend negativo e superare gli ostacoli». Ha iniziato da signore con un abbraccio virtuale a De Zerbi e poi ha insistito sulla necessità di ricreare un’atmosfera vincente: «Oggi sembra tutto difficile ma sono sicuro che con determinazione, volontà e il supporto del pubblico ce la possiamo fare. Io so quanto è importante la tifoseria, l’ho vissuta. La gente ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo, dovremo essere un blocco unico. La qualità della squadra è modesta? La valutazione deve essere contestualizzata, ci sono singoli che possono maturare ma all’interno di una situazione che li aiuta. Dovremo agire in maniera armonica, i giocatori più pronti ci daranno una mano a capire cosa serve. Forza mentale e spinta emotiva saranno le basi su cui costruire il nostro lavoro». Diventa anche poetico: «Abbiamo la fortuna di operare in una città di mare e io voglio vivere questa esperienza in apnea, consapevole che nei polmoni c’è ancora aria per emergere. Per adesso dobbiamo stare attaccati alla classifica ed affrontare le difficoltà convinti di cambiare l’inerzia». Corini scavalca il discorso mercato: «Per ora sono molto concentrato solo sulla squadra. Sul tema ho dato una linea, ho chiesto non giocatori ma caratteristiche, chi arriva deve darci un valore aggiunto. Servono elementi che mentalmente siano in grado di reggere la pressione e lottare per non retrocedere. Ma spostare l’attenzione solo sul mercato vorrebbe dire non pensare alla prossime 6 partite che sono determinanti. Il modulo? Rispetterò le caratteristiche dei giocatori, la base su cui la squadra è stata costruita è il 3-5-2 o 3-4-2-1. Per Firenze però dovrò capire chi ho a disposizione perché ho i difensori contati». Corsa salvezza: «Oggi sembra un mini campionato a 4 ma in A non possono stare tranquille neanche le squadre con parecchi punti in più. L’obiettivo è passo dopo passo ricreare entusiasmo per spingere la squadra». Corini ha firmato fino a giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza, 300.000 euro di ingaggio. «Con Zamparini ho un rapporto franco e diretto, il passato è inutile ricordarlo (l’addio polemico da giocatore, ndc.), ora i percorsi sono diversi. Lui sa che quando dico una cosa è quello che penso». Singolare la composizione dello staff che lo segue: arrivano il secondo Lanna, ex compagno al Chievo, i collaboratori Sciuto, Vitrani e Olivieri che alleneranno la squadra per reparti. Ma verrà cambiata la terza preparazione atletica in pochi mesi: «Per ora seguiremo il lavoro precedente. Troppi infortuni? Ho raccolto dei dati, cercheremo di capire il perché, solo più avanti vedremo se inserire qualcosa»”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.