Corriere dello Sport: “È il Palermo di Brunori, Corini di forza a Venezia”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che contro il Venezia ha vinto grazie ad un super Brunori.
È la notte di Matteo Brunori. Sblocco da dischetto e poi timbro dal campo. Per due volte. Il capitano del Palermo è tornato a essere un pericolo pubblico. Volevano lui, i rumorosissimi 400 tifosi palermitani sugli spalti del “Penzo”. La sua doppietta costa al Venezia la prima sconfitta stagionale e il sorpasso nell’acerba classifica della settima giornata. Primo tempo di equilibrio e studio, con la giusta dose di spettacolo. C’è tanto in palio, nella sfida fra due giganti della categoria. Il Palermo apre le ostilità già al 6’ minuto, con lo spunto di pura intelligenza di Lund, che fa ballare la difesa veneziana e si fa mettere giù da Altare in piena area. Il Var conferma la bontà della sua posizione, e Brunori si prende la responsabilità del dischetto. Per portare avanti i suoi, e per sbloccare la sua casella gol. Destro senza esitazioni, il capitano del Palermo firma il cinquantesimo gol in rosanero. Ne arriveranno altri due.
Il Venezia chiude bene i ranghi, concede pochissimi spazi agli uomini di Corini, che sono costretti a un monologo di palleggi. Pohjanpalo sfiora il pari calciando alto da posizione perfetta, ma allo scadere si fa perdonare: da un errore di controllo di Coulibaly Johnsen tenta un primo tiro, e il finlandese si avventa sul pallone vagante che vale il pari. Nella ripresa è ancora il Venezia a farsi vivo con un Lella parecchio propositivo. Il dialogo Gytkjaer-Pohjanpalo, messo in campo per la prima volta da Vanoli, comincia a carburare. Ma il Palermo sa aspettare, sa tenere il possesso e affidarsi alle ripartenze. Joronen nega a Brunori una occasione clamorosa, scacciando via con le dita un gol sicuro. Ma un attimo dopo il capitano rosanero rimedia, imbeccato di testa da Lucioni. E, nonostante Vanoli opti per una formazione iper offensiva, nel recupero arriva la sentenza di Brunori, che semina la difesa veneziana su suggerimento verticale di Mancuso. Era dal gennaio scorso che il Penzo non veniva violato. Ci riesce un Brunori illuminato, e il Palermo continua a correre