“Aeroporto (aeroportino) di Cardiff , ieri mattina. La pancia dei tifosi della Juve è vuota e rumoreggia. Ci credevano, perfi no più di quanto sostenevano i media (questo per commentare le parole di Allegri che sembrava stizzito quando diceva che lui non era sorpreso per la forza del Real, semmai lo era chi aveva dato la Juve nettamente favorita), non erano arrabbiati, ci mancherebbe, ma il senso di frustrazione era forte. La prima che abbiamo sentito è questa: «Il Real sta alla Champions come noi stiamo alla Coppa Italia». La seconda è individuale: «E c’è chi vuole paragonare Dybala a Messi…». Anche per i tifosi, non solo per i giornalisti, Paulo Dybala è stato l’imprevista e cocente delusione della fi nale di Cardiff . C’era da aspettarsi qualche diffi coltà, del resto era la prima fi nale di Champions per l’argentino, ma che mancasse in modo così clamoroso non se l’aspettava nessuno. Tanto ché perfi no Allegri, per cercare di salvarlo, ha dovuto cambiare opinione in 24 ore. Alla vigilia aveva detto: «La pressione non inciderà sulla sua prestazione, è cresciuto molto sul piano caratteriale». Dopo la partita ha virato: «Dybala ha fatto molto bene in tutta la Champions, ma per lui era la prima fi nale, c’erano delle pressioni mentali». È UN FUORICLASSE O NO? Se la domanda è così secca, la nostra risposta è “sì”. Se la domanda invece è questa: diventerà forte come Messi e Ronaldo, la nostra risposta è “diffi cile, molto, molto diffi cile, a un pelo dall’impossibile”. C’è un giocatore, un altro fuoriclasse, che ha vinto campionati in tutta Europa, Olanda, Italia, Francia, Spagna, ma appena si avvicina alla Champions fallisce. Quel giocatore è Zlatan Ibrahimovic. Dybala spera di non imitarlo. Vuole di più. L’ASCESA. Aveva sbagliato la Supercoppa di Doha contro il Milan e ha clamorosamente e pesantemente fallito la finale di Champions. Ora ha 24 anni e diventerà l’erede di Messi e Ronaldo perché ha rispettivamente sei e otto anni in meno: quando i due chiuderanno col calcio Dybala sarà al top. Ma oggi è lontano. Oggi è uno dei primi 5 giocatori di questo pianeta, gli altri due sono marziani. Per accorciare la distanza deve migliorare l’aspetto principale: segnare di più, tanto di più. In 48 partite di questa stagione, lo juventino ha fatto 19 gol, in 46 Cristiano è arrivato a 42. C’è un abisso. E poi Ronaldo segna i gol che decidono le partite decisive, è a questo che Dybala deve puntare. Se sparisce come a Cardiff , allora è un problema, per lui e per la squadra dove gioca. E oltre non potrà andare.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.