“Quando la Juve di Allegri ha incontrato il Barcellona di Luis Enrique nella finale di Berlino, c’era Messi, ma non c’era Dybala, all’epoca ventiduenne alle dipendenze del Palermo. E questo è un vantaggio per la Juve: ovviamente il Barcellona conosce Dybala nei dettagli, così come la Juve conosce anche l’ultima riserva catalana, ma non sa come si gioca contro un altro Messi. Non lo ha mai sperimentato. Sa come sfruttare Messi, non come annullarlo. Perché su un punto crediamo si possa trovare un accordo: Dybala sarà Messi.
IL MESSI GIOVANE. A Buenos Aires sono in preda all’euforia, dentro Juve-Barcellona la sfida è fra i migliori rappresentanti delle ultime due generazioni argentine. La differenza per ora è chiara e non riguarda solo i 6 anni (24 per lo juventino, 30 per il barcellonista). E’ una differenza dettata dalla storia, dai gol, dai trionfi. Dybala ha appena cominciato a vincere, Messi si è quasi stufato. All’età del suo connazionale, il numero 10 del Bar
cellona aveva già partecipato a 6 edizioni di Champions League, con 44 partite e 25 gol, aveva vinto 5 volte la Liga, una Coppa del Re, 5 Supercoppe di Spagna, 2 Supercoppe d’Europa, 2 coppe del mondo per club e soprattutto aveva alzato per tre volte la Champions League. Dybala si ferma a una Coppa Italia, una Supercoppa d’Italia, uno scudetto e una promozione in A col Palermo. Questa è la sua seconda Champions, con 13 partite e 3 gol. I numeri rendono chiaro il distacco di oggi, un distacco che però i quarti di finale di questa Champions possono accorciare. IL DYBALA DI OGGI. Viene facile considerare che la differenza fondamentale non sia tanto fra i due giocatori, ma fra le loro carriere (la Pulce è entrato subito sul palcoscenico più grande, la Joya ha iniziato su quelli di provincia) e oggi fra i loro club. Per prospettive, ambizioni e dimensioni. La Juve cerca di incamminarsi sulla strada del Barcellona, non è facile, si sa, ma proprio la presenza di Dybala e la possibilità di adoperarne il genio per i prossimi anni dà una base solida all’idea di una nuova grandezza europea in casa bianconera. Quando i due eterni rivali (e ora non più giovanissimi) nei Palloni d’Oro di questo decennio inizieranno la loro flessione, allora Dybala potrà prendere il loro posto. Messi e Ronaldo non hanno nessuna intenzione di cedere il passo, ma il ragazzino è già lì, a insidiarli, insieme a Neymar. […]. INSIEME. Solo gli argentini possono vederli insieme, nella Seleccion, che ha nel suo attacco il reparto più forte del mondo. Ma se per un attimo immaginiamo Dybala al posto di Messi nel Barcellona, possiamo credere a uno sviluppo ulteriore del suo gioco. Deve aumentare le proprie ambizioni, deve vedersi come protagonista assoluto, come il ragazzo che si prende la scena. Messi lo fa da 10 anni, senza mai scomporsi. E’ questa abitudine alla massima pressione che lo distingue dal resto della platea dei calciatori. In tutte le partite è lui che tutti aspettano e raramente restano delusi. Accadrà anche a Dybala”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.