Corriere dello Sport: “Dybala col fiato sospeso. Il futuro appeso a un test”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul futuro di Paulo Dybala alle prese con l’infortunio.
Un altro giorno di attese senza sentenze è trascorso. Non è un buon segno. Anche ieri la coscia di Paulo Dybala era imperscrutabile per i macchinari, perché l’edema nel quadricipite era ancora molto esteso. La risonanza magnetica è stata dunque rimandata a oggi, per il disappunto del giocatore che chiede certezze sul futuro. Nella sua testa comprensibilmente c’è la Grande Paura, quella di perdere il Mondiale che era stato tra gli stimoli decisivi nella scelta di giocare nella Roma. E’ inutile a questo punto prevedere i tempi di recupero, perché non saranno brevi: ma è molto complicato immaginare che Dybala possa rientrare prima della sosta: restano parecchie partite, nove tra campionato ed Europa League, che però sono condensate in un mese.
IL CAMMINO. Dopo il sollievo di lunedì, determinato dall’attenuazione del dolore al muscolo, ieri Dybala era di nuovo giù di corda. Si è confrontato con lo staff tecnico della nazionale argentina, dal ct Scaloni al vice Samuel, ottenendo un po’ di conforto. Ma la sua convocazione per il Qatar è a rischio. Sarebbe una beffa doppia per Paulo, che aveva saltato le due amichevoli di settembre contro Honduras e Giamaica proprio per non rischiare infortuni gravi: invece si è bloccato tirando un calcio di rigore, peraltro perfetto nell’esecuzione. Una rarità per i calciatori: un caso analogo era capitato proprio all’Olimpico, sempre sotto alla Curva Sud, allo juventino Gianluca Vialli. Ma l’incidente, che risale al 1993, fu completamente diverso: Vialli si fratturò il quinto metatarso del piede nell’impatto con pallone e terreno, senza riuscire a inquadrare la porta.
ALTERNATIVE. La speranza concreta della Roma è che Dybala torni al cento per cento a gennaio, per la ripresa contro il Bologna, senza fermarsi più. Chiedergli un ritorno-record non avrebbe senso, nonostante un derby di mezzo, né il progetto avrebbe tante possibilità di realizzarsi. Tanto vale aspettare che guarisca completamente, con un lavoro specifico che gli consenta di non andare incontro a nuovi problemi di questo tipo. Quando era alla Juve, soprattutto nelle ultime due stagioni, è stato perseguitato da malanni di vario genere che ne hanno condizionato il rendimento. Mourinho, che lo esenterebbe comunque dalla tournée in Giappone prevista a novembre, si augura di poterlo gestire con maggiore profitto, seguendo la linea percorsa finora: allenamenti specifici, sostituzioni mirate, qualche partita saltata. Ma intanto dovrà riorganizzarsi senza il suo giocatore più forte e performante: con 7 gol e due assist Dybala aveva prodotto più di metà delle reti della squadra in questo inizio di stagione.