L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul colpo di mercato dell’Arsenal.
La stampa inglese va in pressing sull’interesse dell’Arsenal per Dusan Vlahovic. E lo stesso Mikel Arteta, parlando alla vigilia della semifinale di andata di Coppa di Lega tra Arsenal e Liverpool in programma questa sera invece di trincerarsi dietro al solito «non parlo di mercato» afferma: «Noi siamo sempre interessati ai giocatori migliori».
E in effetti i Gunners, più di altri club, sembrano in una posizione di muoversi subito per il centravanti serbo della Fiorentina. A giugno vanno in scadenza gli attaccanti Alexandre Lacazette ed Eddie Nketiah. Nel caso del primo il club vuole svecchiarsi, il secondo non rientra più nei piani del club.
E al momento sono i soli due attaccanti di ruolo a dispozione di Arteta. Pierre-Emerick Aubameyang è in Coppa d’Africa con il Gabon, ma già prima di andare via vi era stato un rapporto burrascoso con Arteta e infatti l’ultima apparizione (per motivi disciplinari) risale al 6 dicembre.
I Gunners inseguono il quarto posto – è dal 2016-17 che mancano dalla Champions League – e con il futuro di Aubameyang (che comunque compie 33 anni quest’estate e va in scadenza nel 2023) incerto serve un’altro punta: o adesso (meglio) oppure in estate.
L’Arsenal è in vantaggio rispetto alle altre pretendenti per la quarta piazza (West Ham a meno uno, Tottenham a meno due, ma con due gare da recuperare, Manchester United a meno quattro, con una gara da recuperare), ma ci sarà da lottare. A livello di monte-ingaggi, le partenze di Lacazette ed Nketiah rappresentano un risparmio considerevole (tra i 12 e i 15 milioni lordi) e dovesse partire anche Aubameyang (che ne prende 9 netti) ancora di più. Per questo fonti vicine al club pensano di essere in grado di soddisfarre sia le pretese personali del giocatore, sia il prezzo richiesto dalla Fiorentina (anche se, ovviamente, vi sono dettagli da limare). IL NODO. Ma vi sarebbe un problema: le commissioni richieste dagli agenti del giocatore. Secondo il Daily Mail ammonterebbero a circa 18 milioni di euro, numeri che lasciano perplessi non solo i Gunners, ma anche altri club europei che hanno chiesto notizie al club viola. Tra questi il Tottenham di Conte e Paratici (dovesse partire Harry Kane), il Paris St Germain (per il post-Kylian Mbappe), il Newcastle “saudita”, il Manchester United e il Bayern Monaco. Attenzione, non si tratta di offerte, ma di “pour parler” che però spaventano le big di europa.
Essenzialmente i motivi sono due. Innanzitutto, commissioni del genere in Europa sono più uniche che rare. Il caso più recente è la cifra che sarebbe stata pagata a Mino Raiola e al padre di Haaland in occasoni del passaggio del norvegese dal Lipsia al Borussia Dortmund. Ma vi sono differenze. Primo: Vlahovic, pur fortissimo, non è Haaland (almeno al momento). Secondo: nel suo caso il Borussia ha sfruttato la clausola di 20 milioni di Euro e quindi, quando non paghi il prezzo di mercato, logico che puoi pagare di più l’agente. E terzo: il potere di Raiola verso i club di mezza Europa – anche come intermediario – è risaputo e superiore a quello di chi assiste Vlahovic.