Corriere dello Sport: “Doppio urlo di Dessena, Nestorovski non basta. Il capitano dà la vittoria a Rastelli e De Zerbi è sempre più in bilico”

Ogni tanto il calcio regala una favola a lieto fine. Daniele Dessena ieri sera è tornato titolare nel Cagliari, riprendendosi la fascia di capitano, e segnando un’incredibile doppietta che ha regalato alla sua squadra una vittoria fondamentale (in casa mancava da quasi un mese, 2 ottobre, CagliariCrotone 2-1) per la tranquillità e la serenità di Rastelli e di tutto l’ambiente. Ormai il terribile infortunio (frattura di tibia e perone) del 28 novembre 2015 è definitivamente relegato fra gli incubi che non devono più fare paura. Gli assist di Di Gennaro e Sau hanno consentito a Dessena di portare in vantaggio il suo Cagliari e di gioire, quasi incredulo, di fronte a una serata memorabile per la sua carriera e per la sua vita. De Zerbi ha incassato un altro kappaò, però meno ruvido e spietato rispetto ai precedenti. Solo quest’oggi sapremo se il destino del giovane tecnico avrà un’ulteriore proroga domenica contro il «suo» MIlan (è nato e cresciuto calcisticamente in maglia rossonera) oppure la situazione potrebbe avere già sviluppi differenti in settimana.

DESTINO. Il Palermo è rimasto in partita fino a quando non si è scatenato Dessena. Ma i rosanero hanno da recriminare a proposito di quello che è accaduto nel primo tempo (12′) quando una punizione di Jajalo, poi scheggiata da Chochev poco sopra la traversa era stata intercettata dal braccio aperto di Isla. C’erano gli estremi per il calcio di rigore. De Zerbi è riuscito a tenere dritta la barra del timone, premiato da Nestorovski che ha approfittato di una distrazione generale della difesa cagliaritana per mettere in rete un assist di Rispoli. L’1-2 ha rivitalizzato i rosanero che, però, non sono più riusciti a spingere fino in fondo. Il pareggio, alla fine, ci poteva anche stare… Ma quella di ieri sera è stata la serata magica di Daniele Dessena. Era scritto.

DERBY. Il derby delle Isole poteva e doveva essere già una partita decisiva. Almeno sul fronte palermitano dove De Zerbi aveva ricevuto, a sorpresa, il conforto di Maurizio Zamparini che ha trascorso la vigilia, qui a Cagliari, con De Zerbi e i giocatori cercando di alimentare un clima di fiducia e di serenità. Il giovane tecnico rosanero ha poi deciso di schierare una squadra da combattimento (Diamanti e Gazzi sono stati dirottati in panchina) per un 4-3-3 molto compatto ma sicuramente poco fantasioso. Lanci lunghi, grandi corse, un atteggiamento più orientato a distruggere il gioco avversario che a creare qualcosa di positivo. La difesa, a quattro, è stata quasi del tutto rivoluzionata (Rispoli, Cionek, Andelkovic e Aleesami), con una mediana (Hiljemark, Jajalo e Chochev) di sostanza. Il tridente d’attacco ha visto Nestorovski unica punta con Embalo e Quaison di supporto. Rastelli ha cercato di rinforzare gli ormeggi in difesa (reduce da 9 gol subiti nelle ultime due partite) con Isla e Pisacane sulle corsie esterne con Bruno Alves e Ceppitelli centrali. Dessena, Tachtsidis e Padoin in mediana, Di Gennaro sulla trequarti e la Sau e Borriello. Il Palermo si è presentato qui a Cagliari reduce da quattro pareggi nelle ultime sei gare in trasferta (una vittoria ed una sconfitta chiudono il bilancio), senza però segnare mai più di una rete a partita (cinque il totale). Il Cagliari ha conquistato così la decima vittoria (contro le 9 del Palermo) nei 26 confronti diretti contro i siculi.

ABBRACCIO. La squadra allenata da Rastelli, come detto, è arrivata a questa sfida dopo due sconfitte consecutive (3-5 contro la Fiorentina, 1-4 contro l’Udinese). Nonostante una tensione non indifferente, gli ultras (Sconvolts) sardi hanno voluto incoraggiare Dessena e compagni andando a incitarli sabato pomeriggio ad Asseminello. Circa 250 tifosi sono stati fatti entrare nel quartier generale rossoblù per una… sorpresa molto gradita e decisamente beneaugurante“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.