“Il Pescara che vuole Zeman. Il Pescara che porta in gol un po’ tutti, apre Muric, chiude Mitrita, ma Cerri e Caprari ne sbagliano altri tre. Il Pescara che in ogni circostanza dà la sensazione di poter comunque colpire e ferire un Palermo poco tonico che si distende con buone geometrie ma senza mai lasciare il segno. Seconda vittoria interna per il Pescara, entrambe con la firma di Zeman che aveva esordito con la sorprendente cinquina rifilata al Genoa. Non è finita per il Palermo chiamato a fare da arbitro del campionato dovendo ospitare domenica l’Empoli. Stadio assolutamente vuoto con gruppetti di tifosi sparsi tra le curve e le tribune. Spicca nel settore ospiti, tra lo sventolio di bandiere, il gigantesco 12 esposto dai tifosi del Palermo, dodicesimo uomo in campo. Tre novità nel Pescara che presenta Verre in mezzo al campo, Muric e Cerri davanti. Nel Palermo Gonzalez preferito ad Andelkovic. Il Pescara ci mette subito gran frenesia. Brugman fa il Toscanini in mezzo al campo. L’occasionissima dopo soli undici minuti: Cerri in mezza girata di spalle alla porta spedisce la palla sopra la traversa. E’ il prologo del gol che arriva allo scoccare del quarto d’ora: cross di Caprari e Muric gela Fulignati con una perfetta schiacciata. Il ventenne attaccante croato, arrivato dall’Ajax B, ripaga Zeman per averlo preferito a Mitrita. Immediata reazione del Palermo ma Nestorovski (18′) grazia Fiorillo con un debole diagonale. Match abbastanza vivace non proprio da stagione fra due retrocesse. Pescara sicuramente più motivato con geometrie avvolgenti che bloccano le iniziative del Palermo. Il raddoppio sembra cosa fatta poco oltre la mezz’ora ma Zampano da posizione angolata, col portiere in uscita, cerca in diagonale un compagno che non c’è. E l’occasionissima sfuma. Allora si fa minaccioso il Palermo con Rispoli costringendo la difesa del Pescara a salvarsi in angolo. Ghiottissima palla gol per Cerri dopo l’intervallo, ma l’attaccante colpisce male la palla di testa alzandola a campanile. Davanti ora c’è Mitrita che all’inizio della ripresa ha preso il posto di Muric. Compaiono anche gli ultras al decimo minuto solo per contestare il presidente Sebastiani. Un ritorno clamoroso dopo tre mesi di sciopero. Una forte presa di distanza nei confronti delle strategie societarie mai condivise dall’inizio della stagione. E lanciano subito fumogeni in campo proprio per danneggiare le casse del club. Nel frattempo Cerri al 25′ fallisce nuovamente raddoppio davanti alla porta e poco dopo lascia il posto a Gilardino, ex palermitano motivatissimo. Lo imita Caprari al 35′ che solo davanti al portiere sbaglia l’appoggio verso un compagno. Non è proprio la sua serata. Entra anche Campagnaro ma non Muntari che non ha più giocato dopo l’episodio di Cagliari. Aspettano tutti il gol di Gilardino invece arriva quello di Mitrita con un assist al bacio di Brugman, migliore in campo”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.