Dopo le ultime notizie che hanno riguardato il futuro societario del Bari, l’edizione odierna del “Corriere dello Sprot” riporta che anche il Foggia si trova attualmente in cattive acque. Ecco i dettagli nell’articolo del quotidiano: “Nel centro del mirino e circondato dai problemi, il Foggia rischia di precipitare in un incubo dal quale potrebbe addirittura risvegliarsi in Serie C. Una beff a terribile per la squadra di Giovannino Stroppa, tra le protagoniste sino all’ultimo istante della stagione regolare e la compagine con più tifosi al seguito in giro per l’Italia durante tutto il campionato. Il segno evidente di una passione mai sopita, nonostante ben 19 anni di lontananza dalla cadetteria, una categoria ritrovata e vissuta con ambizioni da A. Ecco perché la città si mobilita ed è pronta a sostenere ogni sforzo per difendere quanto meritato in campo gara dopo gara. Invece le vicissitudini societarie potrebbero cancellare un torneo impeccabile, almeno per quello che hanno fatto vedere Mazzeo e compagni.
MUTUALITA’ NEGATA. Ricostruito sul mercato di gennaio, il Foggia s’è visto negare le risorse della mutualità a causa dello sforamento dei parametri che avevano reso indispensabile la fi dejussione a garanzia dovuta dopo l’approvazione del codice di autoregolamentazione che la Lega ha adottato e che per la prima volta farà, invece, scattare sanzioni proprio a scapito del sodalizio rossonero. I club cadetti si sono divisi in Assemblea con una votazione netta che ha visto 13 favorevoli all’esclusione dei Satanelli dai benefici economici della mutualità residua, 7 contrari e un astenuto.
BALATA PRECISA. «Ho garantito all’Assemblea di martedì – precisa il presidente di Lega B Mauro Balata – l’esercizio democratico del diritto di voto circa l’interpretazione del Codice di autoregolamentazione precedentemente deliberato dalle società. L’applicazione è dipesa dal mancato versamento nei termini della garanzia per lo sforamento del rapporto fra emolumenti e valore della produzione, prodotto regolarmente dagli altri club a cui è stato richiesto. Tale garanzia è stata presentata nelle scorse settimane, seppur tardivamente, dal Commissario straordinario del Foggia Nicola Giannetti».
DEFERIMENTO. Ma avere o non avere questa somma (circo 2 milioni di euro) e incassare una penalizzazione di uno o due punti sarebbe niente rispetto agli spifferi che continuano ad arrivare dalla Procura Federale che potrebbero diventare presto uno tsunami. Nel processo del 22 giugno il procuratore Guseppe Pecuraro e l’aggiunto Giuseppe Chiné si accingerebbero a chiedere provvedimenti durissimi per il deferimento per illecito amministrativo a carico dei vertici della società, tra cui gli azionisti di maggioranza Fedele e Franco Sannella e il presidente Lucio Fares, legale rappresentante del club, oltre agli ex soci e dirigenti Massimo e Nicola Curci. Altri 37 tesserati o ex del Foggia, tra cui l’ex tecnico De Zerbi, sono stati deferiti, invece, per aver incassato emolumenti in nero. E’ questa la vicenda cardine per il futuro del Foggia, come detto commissariato (dallo scorso marzo a metà settembre) dopo le vicende giudiziare nate da un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafi a di Milano che ha portato agli arresti (ora domiciliari) di Fedele Sannella per l’utilizzo di denaro di dubbia provenienza e che ha messo in discussione la stabilità del club. Il rischio è la retrocessione. Ecco perché un’intera tifoseria e la città fremono: perdere la B sarebbe un disastro!“.