L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla doppia finale azzurra a Wembley.
L’Italia chiamò e chiamerà più che mai domani, allungandosi su smisurati divani. Decisamente più complicata l’impresa di Berrettini contro Djokovic, che non è un tennista ma una macchina bionica di una freddezza assassina.
Più possibile la missione di Mancini e della sua allupatissima banda di amici. Vincere tutto forse non sarà possibile e forse nemmeno augurabile.