Corriere dello Sport: “«Dobbiamo osare di più». De Zerbi sprona i suoi: «Voglio coraggio e la giusta mentalità»”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato le parole rilasciate ieri in conferenza stampa da De Zerbi. Di seguito quanto si legge: “È il suo vero esordio, perché quello di sabato scorso col Napoli, confinato dietro un vetro causa squalifica, non gli ha permesso di esprimere a pieno il suo modo di allenare. «Non sono british – ironizza Roberto De Zerbi – vivo la partita con passione, sono molto presente sia nei consigli tattici che nel trasporto. Diciamo che mi mancano le scarpette…». Esordio particolare, perché De Zerbi si trova davanti il Crotone che lo ha lungo corteggiato in estate, senza strappargli il sì. Tanto che il tecnico restò a Foggia prima di incrociare le strade col Palermo: «Non sono andato a Crotone per diversi motivi, che sappiamo noi e la società. Ma è intatta la stima per un club all’avanguardia, dall’ottima organizzazione tecnica e dalla buona progettualità». LA TESTA LIBERA. Dopo 10 giorni di lavoro intenso, De Zerbi sarà già in grado di incidere sul Palermo? L’obiettivo è trasmettere rapidamente un’idea di calcio corale e propositiva. Ma il giovane tecnico si rende subito conto che il problema maggiore consiste nel superare timori e insicurezze: «Vorrei una squadra che gioca con personalità, non contratta, leggera di testa. Libera di sbagliare ma propositiva; se si perde, lo si deve fare tenendo comunque l’atteggiamento giusto. So di avere poco tempo ma io voglio fare risultato subito. Però non mi assilla il pensiero che questa gara col Crotone sia già una sfida salvezza. Io devo arrivare al più presto all’obiettivo di un Palermo che fa la partita. Quanto ci vuole non lo so, è una trasformazione non facile perché passa non solo da un discorso tattico ma anche da mentalità e coraggio. In questa mia prima, vera settimana, ho dato molte indicazioni cui la squadra si è prestata con una partecipazione fantastica». DETTAGLI TATTICI Presentato come arrogante o indolente, De Zerbi invece ha spiegato diffusamente nei dettagli cosa e come pensa di portare nel “suo” Palermo. Partendo da quanto visto col Napoli: «Nel 1° tempo abbiamo gestito bene la fase difensiva, senza però avere mai il coraggio di osare qualcosa in più. A volte anche a causa delle nostre caratteristiche fisiche: non ci sono Trajkovski e Quaison che saranno importanti, non abbiamo contropiedisti, forse il solo Embalo ma quando ha la palla al piede. Dunque, dobbiamo trovare condizioni per far esprimere meglio i giocatori che abbiamo». Ne deriva la fiducia a Nestorovski punta centrale con Diamanti e Sallai che partono dai lati per accentrarsi. E in mezzo, una formula inedita con lo stesso scopo, supportare meglio la manovra offensiva: Bruno Henrique accanto a Gazzi, quasi un doppio play: «Non faccio troppe distinzioni sui ruoli di centrocampo – spiega De Zerbi – mezzala, regista, trequartista, tutti devono saper giocare basso e inserirsi. Bruno è un catalizzatore di gioco, ha il tiro, ma Gazzi è più tattico e lavora meglio coi due centrali difensivi. Rispetto alla gara col Napoli, vorrei che ci spostassimo in avanti di 20-25 metri per essere più vicini alla porta avversaria». […]”.