Corriere dello Sport: “Diritti Tv: serie A si ricomincia. Gli abbonati rischiavano…”

“E ora è caos totale. Il Tribunale di Milano ha bloccato definitivamente il bando di Mediapro per la vendita dei diritti tv della serie A. Dopo la sospensiva il giudice Claudio Marangoni ha accolto le contestazioni presentate da Sky, evidenziando come i pacchetti allestiti dall’agenzia spagnola non rispettino alcuni principi e indicazioni dell’Antitrust. E ora? Beh, Mediapro ha facoltà, entro 15 giorni, di avanzare a sua volta ricorso. E la sensazione è che a Barcellona l’orientamento sia proprio questo. E’ chiaro però che i tempi rischierebbero di dilatarsi a dismisura, avvicinando pericolosamente l’inizio del campionato.
ABUSO POSIZIONE DOMINANTE. Ad ogni modo, leggendo le motivazioni del dispositivo, secondo Marangoni, attraverso i pacchetti, Mediapro non si sarebbe posta come intermediario indipendente, ma si sarebbe presa responsabilità editoriale offrendo pacchetti chiavi in mano di durata tale (270’ tra pre e post partita) da condizionare i palinsesti di qualsiasi operatore tv. Inoltre, viene contestato anche l’obbligo, per chi volesse personalizzare lo stesso prodotto a livello di contenuti e di pubblicità, di dover acquistare pacchetti supplementari, che a questo punto non potrebbero più essere considerati facoltativo, ma obbligatori. E a essere penalizzati, alla fine, sarebbero anche in consumatori, i cui costi sarebbero «inevitabilmente aggravati» proprio per compensare gli investimenti supplementari. Tutti questi elementi, fanno sostenere a Marangoni che Mediapro, attraverso il suo bando, abbia messo in atto un «abuso di posizione dominante», con il rischio di produrre «effetto distorsivo del tutto idoneo a determinare gravi squilibri nel mercato». La valutazione emerge anche dalla mancanza di cifre minime, mai successo in passato, e contro le linee guida dell’Antitrust. APPUNTAMENTO IL 15. Secondo Marangoni, «i tempi ancora disponibili sembrano consentire la ripresa di una procedura di gara avente diversi contenuti nella sua proposta di pacchetti», ma se buona parte dei club già prima erano preoccupati ora sono allarmati. Intanto, l’Assemblea del 15, convocata solo formalmente con il solo scopo di arrivare a quella del 22 con la maggioranza semplice per eleggere la governance ancora da completare, non andrà più deserta, ma servirà proprio per affrontare la questione dei diritti tv, nella speranza, ovviamente, che Mediapro abbia chiarito le sue intenzioni. Il ricorso annunciato, infatti, fa credere che gli spagnoli possano non rispettare la nuova scadenza del 22 maggio per presentare le garanzie bancarie che avrebbero già dovuto fornire lo scorso 26 aprile. A quel punto, allora, come si comporteranno le società? Ad oggi il nuovo limite è tassativo, ma gli scenari possono anche cambiare. Da un lato, perché la maggioranza dei club non intende rinunciate agli 1,05 miliardi a stagione previsti nel contratto stipulato con Mediapro; ma anche perché alcuni di questi, pur di sbloccare la situazione il prima possibile, vorrebbero lanciare il cosiddetto “Lega Channel”, vero obiettivo della società di Roures. TRATTATIVA PRIVATA. A questo punto, però, è diventata concreta l’eventualità di annullare l’accordo con la stessa Mediapro, con la conseguente possibilità di una richiesta di risarcimento danni tutta ancora da valutare. In tal caso, comunque, non si procederebbe con un nuovo bando riservato ai soli operatori tv, ma verrebbe presa immediatamente la strada delle trattative private con tutti gli interlocutori interessati. Secondo qualcuno, Mediapro potrebbe anche rientrare in gioco, magari in tandem con BeinSport, già partner in Spagna. In questo modo non avrebbe sprecato i 64 milioni già versati come caparra per tutti i diritti della serie A, ma verrebbero scontati dalla cifra stabilita per l’acquisto di qualche pacchetto, magari di quelli destinati al web”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.