Corriere dello Sport: “Diritti tv, entro lunedì l’ultimo rilancio. Quei 60 milioni in meno che agitano la Serie A”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla questione diritti Tv in serie A.

Lunedì mattina è il termine ultimo indicato a Dazn, Sky e Mediaset per presentare l’ultimo rilancio. Non è detto, però, che l’Assemblea che scatterà alle 11.30 sarà effettivamente quella decisiva per stabilire se i diritti tv verranno assegnati ai broadcaster coinvolti oppure se la Lega proverà a fare da sola, lanciando il proprio canale, appoggiandosi, evidentemente, ad un partner. Attenzione, però, perché il “Lega Channel” è un’opzione possibile anche nel primo scenario. In via Rosellini, infatti, non escludono di affiancare anche la propria proposta al mercato, magari cedendo la maggior parte dei diritti a Sky per il satellite, con la gara del sabato anche in chiaro su Mediaset. Ieri, non a caso, se n’è parlato ancora durante la commissione per i diritti tv, con un’analisi costi-ricavi per capire il volume di investimento e i potenziali introiti.

INCASTRO. Venerdì della scorsa settimana si erano tenuti i nuovi incontri con le tv per cercare di arrivare appunto ad un rilancio. L’obiettivo è quello di raggiungere la stessa cifra del triennio che si concluderà la prossima estate, vale a dire 930 milioni. Con le offerte arrivate finora in viale Rosellini non siamo oltre gli 870. E, per di più, con incastri tutti da trovare, nonostante gli scenari proposti originariamente siano ridotti a 3-4, oltre al fatto che l’orizzonte temporale è comunque quello del quinquennio. Da capire se i discorsi della scorsa settimana siano arrivati a definire una formula che possa accontentare tutte le parti in causa, tenuto conto dell’esigenza di Dazn di avere un’importante quantità di gare in esclusiva e della disponibilità di Sky, forte dell’esperienza di questo triennio, ad accettare una serie di partite in co-esclusiva.

DIVISIONI. Già, ma se l’offerta complessiva restasse comunque al di sotto della quota dell’attuale triennio? Saranno i club a decidere come comportarsi, con una buona parte dei medio-piccoli che, preferendo non rischiare, spingerebbero per assegnare comunque, mentre i grandi, senza il risultato desiderato, sono pronti a chiudere la partita, passando a quella del canale, aprendo quindi le buste dei potenziali partner. Peraltro, il caso scommesse appena scoppiato, come tempistiche, non aiuta di certo le trattative, andando a “toccare” l’immagine dell’intera Serie A. Non ci sarebbe da sorprendersi se l’Assemblea di lunedì non dovesse produrre un risultato. Proprio per questo motivo la Lega si è tenuta un’altra settimana di tempo, fissando il 23 ottobre come ultimo limite.