
È il momento in cui a contare non sono più le parole, ma i fatti. E anche i numeri iniziano ad avere un valore relativo. Come osserva Antonio La Rosa su Il Corriere dello Sport, se si guarda allo score delle ultime trasferte, il Palermo che domenica affronterà all’Arechi la Salernitana sembrerebbe in salute: tre risultati utili consecutivi fuori casa – pareggi con Spezia e Sampdoria e vittoria a Cosenza – che hanno interrotto la serie di quattro sconfitte di fila lontano dal “Barbera”.
Eppure, come evidenzia ancora La Rosa, basta grattare via la patina dei numeri per rendersi conto che quello rosanero è un gruppo fragile, instabile e pieno di incognite. Anche dal punto di vista tattico, dove pesa il rebus legato alla sostituzione dello squalificato Verre: un’assenza che costringe Dionisi a scelte complicate, sia sul piano del modulo che degli interpreti.
Il rendimento positivo in trasferta non può cancellare le difficoltà evidenziate nella clamorosa sconfitta interna contro la Cremonese, né tantomeno garantire affidabilità in un momento in cui l’allenatore sa di non poter più sbagliare. La fotografia tracciata da Il Corriere dello Sport è quella di una squadra altalenante, incapace finora di trovare continuità: 4 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte lontano da casa. Un andamento a ondate – due ko iniziali, tre vittorie, tre pareggi, quattro sconfitte, tre risultati utili – che riflette bene la natura irrisolta del Palermo.
E poi c’è il “fattore Breda”. Antonio La Rosa ricorda come l’attuale tecnico della Salernitana abbia già regalato parecchi dispiaceri ai rosanero: l’anno scorso, alla guida della Ternana, strappò quattro punti (1-1 all’andata e vittoria 3-2 al “Barbera”); in precedenza, li aveva battuti anche con Latina e Perugia. Una vera e propria “bestia nera” che aggiunge una variabile complicata a una trasferta già delicata.
Intanto, la squadra prosegue la preparazione con una seduta pomeridiana a Torretta. Di Mariano, tornato in gruppo, punta alla prima convocazione del 2025.