“Il dilemma dell’identità. Una volta dottor Jekyll e mr Hyde. Oggi, nel Palermo il dott. Trajkovski, che poi proprio laureato non è avendo interrotto i suoi studi con la licenza liceale, goleador e devastante in nazionale; e mr. Aleksandar che in campionato va a singhiozzi e, tranne rare eccezioni, mostra il peggio di sè. Un tormento per Zamparini e i tifosi che da lui si aspettano continuità e concretezza. E per Tedino pronto a scommettere l’intero stipendio, si fa per dire, e sicuro di ricondurlo ad una sola personalità. Finora, Trajkovski si divide e divide. Da settembre, con la Macedonia: rigore trasformato contro l’Albania, il gol a Buff on, l’altro al Liechtenstein in fotocopia, cinque punti, due volte decisivo, la sintesi perfetta del suo splendido bagaglio. Con i “leoni rossi”, l’attaccante si esalta, dieci centri in totale, più di Nestorovski; con i rosanero, i suoi virtuosismi si nascondono in mezzo a pause ingiustifi cate. L’INTERROGATIVO. In questa stagione, tripletta alla Virtus Francavilla in Tim Cup; il primo gol in B, contro lo Spezia, poi buio assoluto, prima della resurrezione nella Macedonia. Zamparini non ha perso tempo per mandargliele a dire e per stimolarlo: «Fin qui, tolta la prima partita, ha dato zero, spero che ritorni il Trajkovski di due anni fa. Il gol a Buff on di buon auspicio per il futuro? No, fi no a quando non segnerà con il Palermo». Una tiratina d’orecchie alla quale, il fantasista ha risposto alla sua … maniera. Il fantasista si esalta quando gioca con la sua nazionale (ha segnato sia contro l’Italia che con il Liechtenstein), ma in questo campionato solo un gol. E Tedino aspetta…con un assist e con un gol contro il Liechtenstein. Prodezze che potrebbero ricaricare le sue batterie ora che Tedino recupera i sette nazionali e altri giocatori reduci da incidenti. La domanda: Il macedone fi nalmente esploderà? A Palermo se lo chiedono dal giorno del suo arrivo, una dozzina di allenatori ne hanno cantato le qualità aspettando invano la sua consacrazione. E il Frosinone intanto tocca ferro. Nell’anno del debutto, primo gol al Barbera, terzo e ultimo strillo, stavolta in trasferta, sempre contro la stessa squadra, Trajkovski si è rivelato l’anti Frosinone per eccellenza, la bestia nera che condannava l’avversario alla retrocessione. Con Tedino il suo rendimento sembrava cambiato. Bastone e carota, il pane quotidiano: complimenti per esaltarne gli indiscutibili mezzi; rimproveri per eliminare tracce di superficialità tipiche di chi ha fin troppa fantasia. «Non vedo l’ora di tornare e segnare con la maglia del Palermo …», l’urlo di Trajkovski. Tedino non ha dubbi: «E’ uno che può segnare tanto». Non solo con la Macedonia…”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.