L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Desplanches e la gara vinta dall’Italia U21 contro la Norvegia.
Più forti dell’emergenza. Bastano Bove che ringhia a centrocampo e Baldanzi in versione fenomeno, autore di un gol (il primo in Under 21) e di un assist per Francesco Pio Esposito, anche lui al primo centro nel nuovo corso impostato da Nunziata. Già, la baby Italia brilla e vince lo scontro diretto con la Norvegia a Bolzano per 2-0. E sale secondo posto del girone di qualificazione agli Europei con 7 punti dietro all’Irlanda, restando imbattuta ma anche con zero gol subiti dopo tre partite. Insomma, niente di scontato. Anche perché all’appello mancavano Fazzini, Colombo, Koleosho e Nasti, rispedito a casa per ragioni disciplinari perché ha rotto il naso in allenamento a Ruggeri, titolare e con la mascherina protettiva al volto. L’Under 21 funziona, gira e colleziona occasioni su occasioni, senza dare troppe chance alla Norvegia, una buona squadra senza però mordente in fase offensiva.
SUPER BALDANZI. Dopo un avvio timido, gli azzurrini affondano a metà del primo tempo: al 25’ Bove intercetta un pallone sulla trequarti, serve Baldanzi che salta due difensori come birilli e batte Sjoeng in diagonale. Un gol da applausi. Un gol che fa esplodere lo stadio. Il talento dell’Empoli, quindi, si conferma l’uomo che può e deve spostare gli equilibri anche in Under 21. In questa partita è stato schierato praticamente in attacco perché sulla trequarti si è posizionato Casadei, ex Inter di proprietà del Chelsea che si sta facendo le ossa nel Leicester. Notevole anche il bis.
Nella ripresa, dopo appena 22 secondi, l’Italia ha chiuso la pratica Norvegia sfruttando il tiro a botta sicura di Francesco Pio Esposito, servito da Baldanzi, bravo a scappare sulla fascia destra e quindi a mettere in mezzo un pallone d’oro per il mancino del più piccolo della dinastia degli attaccanti scuola Inter. Esposito aveva anche fatto scattare l’azione con un colpo di testa. L’unica nota negativa? L’infortunio occorso proprio a Baldanzi, che poi ha lasciato il campo per una botta alla caviglia destra che comunque non sembra di grave entità. Nel finale, con il risultato in cassaforte, la Norvegia ha messo il muso fuori trovando però le mani di Desplanches, sicuro e solido tra i pali. Bove si è fatto ammonire entrando in diffida ma ha giocato una buona gara nonostante una caviglia in disordine a inizio ritiro, mentre Oristanio ha sfiorato il tris.