Corriere dello Sport: “Dentro o fuori, Tedino freme. Contro il Cittadella si gioca la panchina”
La panchina di Tedino traballa. Il tecnico sa che con il pari contro la Cremonese si è giocato il jolly, un pareggio o addirittura una sconfitta contro il Cittadella potrebbero far saltare il banco. Il patron Zamparini ha già mandato qualche frecciatina tramite il sito ufficiale del club. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport”:
“La bufera non è ancora passata, e Tedino ha mantenuto la panchina non tanto per il secondo posto che continua a detenere, quanto per la mancanza di alternative davvero convincenti e l’impellenza di un’altra partita che incombe. Ma mai come stavolta si può dire che Cittadella sarà decisiva per le sorti dell’allenatore e che il Palermo non ci arriva davvero nelle condizioni migliori. Zamparini non ha digerito la seconda rimonta subita consecutivamente in casa (prima il Pescara poi la Cremonese) e in situazioni del genere le sue sfuriate non aiutano certo ad alleggerire la pressione.
COME LA JUVE? Dopo una serie di appunti mossi ferocemente a Tedino, il patron ieri ha come di consueto offerto la sua chiave di lettura al sito ufficiale. L’allenatore non è stato citato direttamente («con il team dobbiamo rivedere la dissenatezza difensiva che ci fa prendere gol stupidi») ma ci sono un paio di concetti che andrebbero approfonditi. Zamparini chiama in causa la Juventus («le grandi squadre tengono il risultato») ma è un paragone che davvero non regge. Dimentica che l’organico del Palermo è stato costruito in maniera a dir poco minimalista, con la conferma in vasta parte di un gruppo retrocesso malamente la scorsa stagione, pochi acquisti di qualità e a gennaio anche la leggerezza di cedere un titolare come Cionek senza prendere un sostituto all’altezza. Lui stesso definisce gli errori attuali come dettati dall’inesperienza ma ha fatto poco per migliorare questo aspetto. E in fondo anche la scelta dell’allenatore è caduta su un debuttante in B, che ha fatto benissimo per tre quarti di stagione, e adesso, fra assenze e cali di forma, fa fatica a trovare soluzioni e dare alla squadra quel quid in più che serve nella volata finale.
COLTELLO FRA I DENTI. Ieri Zamparini ha rifiatato e valutato che in questo momento un cambio non sarebbe stato produttivo. Non ha bocciato del tutto la prova con la Cremonese («non ho visto un brutto Palermo, abbiamo fatto meglio che col Pescara, ma occorre sale in zucca per non buttare via i punti»). Probabilmente oggi andrà a trovare la squadra in ritiro dal pomeriggio in provincia di Padova, dove sosterrà la rifinitura. Tedino cambierà registro non tanto per la scelta della formazione, dettata da turn over e dai recuperi di chi sta meno bene (Jajalo e Coronado su tutti), ma per l’atteggiamento verso la squadra. Finora l’ha difesa a spada tratta in ogni frangente, a Cittadella chiederà uno scatto sul piano di applicazione e carisma. Userà toni più duri per far passare il messaggio giusto. Su una cosa concorda con Zamparini, non si devono fare regali all’avversario.
MIGLIOR DIFESA DI B. La miglior difesa del campionato (adesso a pari merito con il Parma) sta perdendo colpi e prende regolarmente gol da 4 giornate di fila. Tocca insomma anche ai giocatori dare un segnale concreto di personalità e attaccamento al tecnico. E contro un Cittadella che gioca un gran calcio ed all’andata diede una lezione ai rosa. Ma senza un risultato positivo, la sorte di Tedino potrebbe essere davvero segnata, aprendo una crisi di diffi cile interpretazione oltre che rischiosissima”.