L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Foggia e su Delio Rossi.
La squadra da un lato, i tifosi dall’altro: separazione netta, le due anime s’incontreranno solo domenica sul rettangolo di gioco dello stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco. Entrambi in lotta per lo stesso obiettivo: la conquista della promozione in serie B. La formazione di Delio Rossi prepara la finalissima provando a isolarsi dal contesto di rivendicazioni, proteste, malumori di questi giorni, dopo le clamorose sviste dell’arbitro Bonacina nella gara d’andata (1-2: un gol annullato a Ogunseye, un calcio di rigore non fischiato a Frigerio e nessuna possibilità di revisione delle due decisioni da parte del Var).
La piazza, già turbata da quegli episodi, non si dà pace adesso nell’apprendere le informazioni che giungono dalla città lombarda: la società vieta l’acquisto dei biglietti online e dei tagliandi post-prelazione. Infuriati soprattutto i tifosi rossoneri residenti nelle regioni del Nord che puntavano proprio su quei biglietti per guadagnare un posticino all’interno del “Rigamonti-Ceppi”. Previste misure di contenimento rigidissime domenica per i foggiani in arrivo: nel piccolo impianto potranno entrare 823 tifosi rossoneri, ma nei dintorni dello stadio potrebbero essercene molti di più. «Uniremo i nostri cori a quelli dei nostri tifosi all’interno – le intenzioni comparse sui sociali dei supporter rossoneri del Nord – non arrecheremo alcun disturbo, siamo una tifoseria corretta, vogliamo solo sostenere la nostra squadra del cuore».
SQUADRA A MILANO. Intanto la squadra parte stamane alla volta di Milano, nel pomeriggio si allenerà a Carate Brianza, nel centro sportivo della Folgore Caratese considerato «il più grande della Lombardia». Delio Rossi dovrebbe avere tutti gli uomini a disposizione, evento più unico che raro in questo campionato costellato di infortuni e squalifiche. Per la verità anche questa volta mancherà un solo effettivo all’appello, l’esterno sinistro Costa squalificato per un turno dopo le sue «frasi irriguardose» alla fine del match d’andata nel tunnel degli spogliatoi. Per sostituirlo il tecnico potrebbe optare su un paio di soluzioni: l’avan zamento di Rizzo dalla difesa sulla linea dei centrocampisti, oppure l’utilizzo del mobile Bjarkason nel ruolo di incursore mancino, esperimento peraltro andato a buon fine nell’ultima gara di campionato contro la Turris. Capitolo arbitro: il Foggia ritroverà Davide Di Marco della sezione di Ciampino dopo Crotone-Foggia 2-2 del 31 maggio scorso (gol di Beretta nel finale e qualificazione in extremis alle Final Four). Partita che si preannuncia complicata per il direttore di gara, dopo i veleni della sfida di anda ta: scenderà in campo un Foggia ferito, ma non affondato.