“Roberto De Zerbi non è più l’allenatore del Palermo, al suo posto dovrebbe tornare a meno di nuove sorprese Davide Ballardini, in una sorta di balletto prolungato diventato stucchevole se non ridicolo. L’ufficialità arriverà oggi dopo i colloqui che Zamparini ha previsto in mattinata, sia con il tecnico con cui aveva litigato appena tre mesi fa, che con l’alternativa più interessante che il patron si tiene pronta: Eugenio Corini, ex capitano rosanero degli anni d’oro, e in questi anni allenatore del Chievo in due diverse riprese. E’ stato un fatto un tentativo anche con Gianni De Biasi, anche lui ex del Palermo da calciatore, oggi ct dell’Albania rivelazione che a marzo affronterà l’Italia proprio al Barbera. Ma De Biasi non ha potuto né voluto liberarsi dall’incarico e ha declinato l’invito.
BALLARDINI QUATER. La soluzione che sembra più probabile è quella del ritorno di Ballardini, dimessosi con tanto di rescissione di contratto lo scorso 2 settembre, in aperta polemica con il presidente sul modesto mercato condotto e sul valore effettivo della squadra. Con lui in panchina comunque il Palermo aveva passato un turno di Coppa Italia e pareggiato a San Siro con l’Inter. Ma i rapporti con Zamparini erano tesi da tempo e il corollario di dichiarazioni reciproche, successive alla rottura, lo confermò. Lo staff di Ballardini però è sempre rimasto sotto contratto, il che facilita oggi un nuovo accordo fra le parti: il nodo potrebbe essere però la durata del contratto che Davide chiede fino al 2018. Il tecnico ravennate almeno conosce l’organico (che in più rispetto al suo periodo ha Diamanti e Bruno Henrique) e non avrebbe bisogno di tempi di inserimento. Si riannoderanno le fila di un rapporto instabile dato che questa sarebbe la quarta volta di Ballardini in rosa: la prima nel 2008 al posto di Colantuono, la seconda e la terza lo scorso anno prima per Iachini poi per Novellino. Saltasse tutto, ecco l’affascinante idea Corini: amatissimo dai tifosi, Eugenio non era fin qui mai stato contattato come possibile allenatore rosanero. Ieri Zamparini lo ha convocato e oggi parlerà anche con lui. In mattinata, emergerà la certezza sul nome della nuova guida rosanero.
L’ADDIO DI DE ZERBI. L’utopia del tecnico giovane che con un salto di due categorie voleva risollevare la squadra con un gioco spumeggiante, finisce travolta da una impressionante serie di record negativi. Alla settima sconfitta consecutiva e senza aver mai fatto un punto in casa, De Zerbi viene liquidato nonostante 2 anni di contratto e la clausola (500.000 euro) anti esonero. Consapevole di essere vicino all’addio, nel dopo partita De Zerbi ha ribadito di non voler passare per l’unico colpevole parlando chiaramente di una squadra con poco carattere e che andava rinforzata: «In allenamento ho delle sensazioni, ma la domenica non siamo quasi mai quelli della settimana. I giocatori hanno un potenziale che poi non traducono in valore sul campo. Evidentemente è colpa mia che non riesco a farli rendere per come li vedo. E’ una questione mentale che non giustifica i risultati, ma un po’ li spiega. Attacchiamo sempre senza convinzione, una dote che devi avere anche se sei in difficoltà». Ma l’impressione è che a difettare siano i mezzi con cui mettere in pratica la convinzione. Insomma che la squadra sia mediocre e da ritoccare notevolmente a gennaio. De Zerbi risponde con un sorriso triste: «Il Palermo deve guardare la realtà, i limiti ci sono, con il presidente ne ho parlato più di una volta e a lui ho detto quello che dovevo dirgli sul mercato. Non dobbiamo sentirci più deboli di quanto in realtà siamo, anche con la Lazio siamo rimasti in partita fino all’ultimo. So di avere colpe, ma anche di non averle tutte io». Ma la sua corsa ormai è conclusa. Palermo ha bruciato anche la favola del debuttante”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.