Corriere dello Sport: “De Zerbi non molla «Serve coraggio». L’allenatore del Palermo: «L’esonero? Non ho paura»

“Premessa: perdere contro la Roma, per di più all’Olimpico, forse era stato messo in conto ancor prima della compilazione del calendario di Serie A. Un pensiero che vale per il Palermo ma anche per tantissime altre realtà in Italia (e non solo). Però De Zerbi non pensava di essere beffato al primo errore difensivo da Salah, di andare giù sulla papera di Posavec e poi affondare per mano di Dzeko e El Shaarawy.  La nottata romana ha interrotto sull’almanacco l’imbattibilità esterna dei rosanero che in questa stagione erano sempre usciti con almeno un punto dai campi fuori dal perimetro della Sicilia. Il tecnico non può essere felice a fine gara: «Abbiamo cercato di chiudere gli spazi senza riuscirci. Il 2-0 ci ha tagliato completamente le gambe, si è spenta la luce. Di certo potevamo avere un atteggiamento diverso dopo il secondo gol. Non è giustificabile e non mi è piaciuto per niente, a prescindere dal fatto che una sconfitta contro la Roma ci può stare». FATICA. Il lampo di Quaison, tra il terzo e quarto centro della Roma, non ha cambiato la sostanza. Il Palermo ha faticato molto nella costruzione del gioco, trovando il primo tiro nello specchio con un tiro a giro di Diamanti dopo quasi un’ora di gioco. E il secondo di seguito, con il colpo di testa di Andelkovic dagli sviluppi di un corner. Un po’ poco per sparare nel colpo grosso contro la Roma. Il gioco palla a terra, tanto amato da Zerbi, non si è visto. «Se buttando la palla avanti avessi la certezza di vincere lo farei, inoltre non ho dei velocisti, gente che può andare in contropiede e correre. Nestorovski e Diamanti vogliono la palla addosso o comunque prediligono tenerla o riceverla tra i piedi. Non cerco alibi o scuse. A ritroso non si può sapere: magari toglievo un difensore e ci scoprivamo, se mettevo un centrocampista in più forse c’era troppa densità in mezzo. E poi la Roma ha un palleggio incredibile che fa soffrire chiunque. Se penso al mio esonero? Non ho paura, finora Zamparini con me è stato corretto». TUTTI RIMANDATI Due gol sotto le gambe e un errore da matita rossa sul tiro (?) di Paredes, alla prima rete in giallorosso. Serata amarissima per Posavec, ma è l’intera squadra che non ha funzionato, da Nestorowski a Goldaniga, da Bruno Henrique a Morganella. Ogni reparto esce dall’Olimpico con segno meno. «Il Palermo deve trovare una sua fisionomia, serve più coraggio e più voglia. Solo così arriveranno i risultati che non cadono dal cielo. Arrivano con gli atteggiamenti che ho visto a Genova ma anche con il Torino. Quando ho firmato sapevo che c’era da lottare ogni giornata, anche i giocatori lo sanno. Bisogna assumersi le proprie responsabilità, io in primis. Non parlo dell’impegno, della maglia sudata. Adesso c’è bisogno della convinzione»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.