“Le frasi pronunciate da uno dei punti di riferimento dello spogliatoio confermano le sensazioni percepite da chi ha visto la partita contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta, la cura Corini ha sortito effetti positivi. Parola di Andrea Rispoli: «C’è stata una grande reazione contro una squadra molto tosta – ha sottolineato – con questa determinazione e voglia di non mollare mai ci toglieremo delle soddisfazioni. In pochi giorni Corini ci ha dato fiducia e sicurezza, ci ha fatto recuperare autostima e ha alzato il morale di una squadra reduce da sette sconfitte consecutive. Ha portato tanta carica ed entusiasmo». In un momento così delicato, la figura di Corini può essere molto utile anche in qualità di collante tra la squadra e l’ambiente: «Anche prima dell’arrivo di Corini i tifosi ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto. Il suo arrivo, tuttavia, ha alimentato un clima di euforia e ha portato quella boccata di ossigeno di cui avevamo bisogno. De Zerbi? Siamo noi giocatori a scendere in campo e dispiace sempre quando un allenatore viene esonerato. Detto questo, penso che l’esonero potrà essere per lui un’esperienza formativa». Il presente si chiama Eugenio Corini: «Non c’è stato bisogno di descriverlo ai compagni. Tutti sanno chi è e cosa ha fatto in questa società». Eugenio vuole lasciare il segno a Palermo anche da allenatore. La mission si chiama salvezza, traguardo che in un certo senso passa anche attraverso la gara interna di domenica contro il Chievo: «È una partita importante – ha spiegato Rispoli – vogliamo invertite il trend negativo e sarà fondamentale giocare in uno stadio pieno anche in virtù della politica dei prezzi ridotti adottata dalla società. Abbiamo bisogno di fare punti». Sarà una partita speciale per Sorrentino: «Speriamo che sia teso, in modo che possa commettere errori a nostro favore. Battute a parte, ci farà molto piacere rivederlo. È stato un esempio in campo e fuori ma speriamo di poterlo battere». Le prossime sfide potrebbero avere un peso specifico notevole nell’economia della stagione ma l’esterno destro campano preferisce navigare a vista: «Non abbiamo stilato tabelle, pensiamo solo al Chievo e ad interrompere la serie negativa. La squadra ha qualità importanti e sono convinto che, con i risultati ed un ambiente sereno, il valore di ogni singolo giocatore potrà emergere con più facilità». Il numero 3 rosanero vuole recitare un ruolo da protagonista: «Sto bene, sono integro e a completa disposizione. La mia collocazione tattica? Ho giocato sia come terzino che da esterno alto nel modulo con la difesa a tre, ruolo più congeniale alle mie caratteristiche perché mi permette di essere più concreto ed incisivo in fase offensiva»”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.